Il patrimonio edile italiano ha necessità di grandi interventi finalizzati a migliorarne la vivibilità, il comfort e riducendo i costi di manutenzione.
La casa futuribile è quindi ecocompatibile, questa affermazione non comporta cambiamenti radicali, ma semplicemente azioni rivolte al miglioramento delle strutture esistenti.
Più specificatamente si tratta di riqualificare l'edificio con tutte quelle operazioni tecnologiche e gestionali atte a conferire una nuova e superiore qualità prestazionale all'edificio esistente dal punto di vista energetico.
Ricordiamo qui che energia è il tallone d'Achille dei tempi attuali. Diventa, quindi, basilare provvedere al ripristino di queste caratteristiche energetiche sia per aver un miglior rapporto tra ambiente esterno ed interno, sia per il bene delle generazioni future evitando lo spreco di energia.
Questo comporta una riduzione delle emissioni inquinanti e l'impatto che queste hanno sull'ambiente, cercando inoltre di sfruttare le fonti di energia rinnovabile in sostituzione dei combustibili fossili e nucleari.
Con questi interventi si salvaguarda l'ambiente e si tutela la salute ed il benessere dell'uomo anche nelle generazioni future.
I governi di molti Stati Europei hanno introdotto incentivi economici, per agevolare questi interventi di riqualificazione energetica, con tempi di ritorno compatibili con le spese da effettuare singolarmente.
Gli interventi primari sono:
# il miglioramento dell'involucro edilizio interno ed esterno con idonei impianti di schermatura per incrementare sia l'isolamento termico, sia l'isolamento acustico.
Si tratta dell'applicazione di un cappotto interno od esterno che può essere in fibre di legno oppure in fibre minerali, a seconda degli scopi che si vogliono conseguire.
# l'installazione di impianti di riscaldamento e raffredamento con minor impatto sull'ambiente per quanto riguarda le emissioni, e consumo energetico.
# L'incentivazione dell'utilizzo di panelli solari, o dove possibile eolici, in grado di fornire energia pulita senza emissioni inquinanti sull'ambiente.
Per quanto riguarda gli edifici storici di pregio, la Sovraintendenza non ammette la possibilità di applicare cappotti esterni ma si può intervenire a compromessi su isolamenti interni.
Il pannello di fibre di legno è stato studiato per esigenze di isolamenti interno, in particolar modo per smaltire l'umidità interna.
Il pannello in fibra minerale permette una diffusione controllata dell'umidità grazie alla capacità igroscopica del minerale.
Altro intervento molto importante è il tetto che prevede l'applicazione di pannelli di fibre di legno spessi sempre per aumentare l'isolamento termico.
Da un pun to di vista economico effettuare queste modifiche, comporterà all'inizio ingenti spese che si recupereranno in breve tempo considerati gli alti costi dell'energia che continuano a crescere.
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