Per tante persone ammalate il trapianto è l'unica cura in grado di salvare la loro vita: pensiamo ai cardiopatici, alle persone con insufficienza respiratoria o con insufficienza epatica.
Per altre persone il trapianto rappresenta la possibilità di guarire da gravi patologie: pensiamo, ad esempio, ai malati in dialisi ed alla loro qualità di vita dopo il trapianto di rene, alle persone affette da gravi malattie agli occhi che, con il trapianto della cornea, possono riacquistare la vista, ma anche a che ha bisogno di nuovi tessuti come segmenti ossei e tendini, valvole cardiache, segmenti vascolari, cute.
Il trapianto si può realizzare solo se, alla morte di una persona, organi e tessuti vengono donati. Ognuno può dare in vita l'assenso alla donazione dopo la propria morte.
Anche in vita si può essere donatori: di sangue, o di altre cellule, quali quelle del midollo osseo o del sangue placentare che permettono di dare una speranza di vita, con il trapianto, a tante persone affette da gravi forme di leucemia.
Ogni persona può essere donatore di organi o solo di tessuti. Anche le persone con più di ottanta anni possono donare, ad esempio, il fegato.
Lo stato di salute che precedeva la morte e la funzione degli organi durante le 6 ore di osservazione di morte encefalica vengono attentamente valutati dai medici prima di proporre la donazione e prima che vengano convocati i potenziali riceventi iscritti nelle liste di attesa.
Gli organi trapiantabili sono il rene, il cuore, il fegato, il polmone, lo stomaco, tutto l'intestino ed il pancreas. Sono anche trapiantabili alcuni tessuti: le cornee, i segmenti di osso, le cartilagini, i tendini, i segmenti vascolari, le valvole cardiache e la pelle.
Gli organi vengono assegnati in base alle condizioni di urgenza dell'ammalato in lista di attesa ed alla compatibilità clinica ed immunologica del donatore con le persone in attesa di trapianto.Non esiste nessun costo da sostenere per ricevere un trapianto, tutti i costi sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
In Italia, oltre ad essere vietato il commercio di organi, sono anche proibite e duramente sanzionate l'esportazione e l'impportazione di organi da e per altre nazioni che ne facciano commercio,
In Italia non è concesso, per legge, sia di informare i familiari del donatore sull'identità dei trapiantati che informare i trapiantati sull'identità del proprio donatore.
Le persone che hanno ricevuto un trapianto riprendono a lavorare, viaggiare, fare sport ... riprendono insomma a vivere, dopo essere state gravemente ammalate e spesso ad un passo dalla morte.
La qualità della vita dei trapiantati è, nella maggioranza dei casi, ottimale, come giovani donne che dopo un trapianto sono diventate madri.
Grazie ai progressi della medicina sono inoltre sempre più rari e più controllabili i casi di rigetto dell'organo trapiantato.
Molto spesso non ci poniamo la domanda perchè morte e necessità sono estranee alla nostra vita. Dobbiamo, però, sapere che donare organi significa salvare vite umane. Ognuno di noi potrebbe avere bisogno del trapianto di un organo.
La propria volontà di donare si può determinare presso le Aziende Ospedaliere o le Aziende Usl. Gli operatori rilasciano alla persona interessata una ricevuta ed i dati vengono immessi in una banca dati nazionale del CNT, Centro Nazionale Trapianti, per essere poi messi a disposizione dei Centri Riferimenti Trapianti regionali.
E' possibile esprimere la propria volontà anche iscrivendosi all'AIDO, Associazione Italiana di Organi e Tessuti. Bisogna scrivere su di un foglio, da tenere con se, la propria dichiarazione con l'indicazione dei propri dati anagrafici: nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi di un documento di identità, ad esempio carta di identita numero..........rilasciata dal comune di...... ....... apponendo data e firma.
E' importante informare i familiari di questa decisione, perchè in caso di mancata dichiarazione di volontà, i medici procedono al prelievo di organi solo se i familiari non si oppongono. Ogni giorno viene utilizzato un altro straordinario dono: il SANGUE di cui non ce n'è mai a sufficenza.
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