In Italia il consumo da parte dell' industria vetraria di rottame di vetro proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, rottame ecologico, è di circa un milione di tonellate all'anno. Questo rottame, opportunamente trattato, viene usato prevalentemente per la produzione di vetro cavo mezzo bianco o colorato secondo proporzioni variabili che, in alcuni casi possono superare l'80% in peso sul totale della miscela vetrificabile.
La raccolta interessa soprattutto il vetro cavo e proviene dai contenitori dismessi nelle cosidette campane in vetroresinadistribuite in numerose città e, in parte, dalla raccolta differenziata effettuata presso centri particolari ( industrie, comunità, esercizi pubblici ecc.). Il vetro proveniente dalla raccolta differenziata non può essere riciclato tale e quale, ma deve essere sottoposto a diversi trattamenti per allontanare le quantità, anche rilevanti, di impurità che contiene ( carta, plastica, materiali ceramici, materiali metallici ferrosi e non ).
Ciò si può fare con sistemi diiversi, in parte manuali, ma sempre più automatizzati. Nella prima parte vengono allontanati i corpi estranei di dimensioni relativamente grandi e separati i contenitori di diverso colore, successivamente un lavaggio con acqua provvede ad eliminare sostanze diverse ( carta, sughero, plastica, terra ecc. ).
Mediante dispositivi magnetici vengono allontanati parte dei materiali metallici mentre quelli non metallici si eliminano manualmente.
Il prodotto viene quindi macinato e sottoposto a vagliatura ( per trattenere le parti estranee non sminuzzate ), adaspirazione con aria ( per allontanare le impurità leggere ), ad ulteriore deferizzazione ( per trattenere su magneti i componenti ferrosi ) e con metal detector ( per separare quelli non magnetici ).
Dopo questi trattamenti, che possono essere ripetuti più volte, nel macinato possono essere presenti ancora impurità in quantità inferiore all'1%.
E' molto importante conoscere le caratteristiche di qualità del rottame di vetro, tenuto conto del fatto che è presente, nelle miscele vetrificabili, in concentrazione sempre più elevate.
La crescita di produzione nei cicli industriali genera anche una notevole produzione di metalli, il cui riciclaggio e lavorazione è dunque una necessità perchè i cicli lavorativie e le produzioni industriali non devono essere a discapito dell'ambiente.
Il riciclaggio permette ai metalli usati di avere un nuovo utilizzo e di essere reintrodotti nel ciclo lavorativo consentendo il risparmio di materie prime e la riduzione dell'impatto ambientale per la loro produzione.
Nonostante l'alluminio sia il 3° elemento più abbondante sulla terra, ( 8,1% ), è molto raro in forma libera ed era una volta considerato un metallo prezioso, con un valore superiore a quello dell'oro. La sua produzone in quantità industriale avviene da poco più di cent'anni.
Il recupero di questo metallo dai rifiuti è diventato molto importante, ultimamente. Le fonti di riciclaggio dell'alluminiocomprendono automobili e serramenti, elettrodomestici, contenitori ed altri prodotti.
Il riciclaggio è molto conveniente: produrre un chilo di alluminio pronto all'uso a partire da scarti costa meno di 1 KW, contro i 13-14 KW circa della produzione dal minerale.
Per produrre un chilo di alluminio quindi si risparmia il 95% di energia che sarebbe necessaria se si partisse dalla bauxite.
Tutto risparmio da parte dell'industria che si concretizza per i consumatori costantemente in aumenti. Meno male che esiste la tecnologia altrimenti l'umanità sarebbe a rischio.
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