Ogni mattina d'inverno il sole si accende alle sette e d'improvviso è primavera.
I germogli spuntano rigogliosi dal terreno del mio giardino in casa, i tulipani sono in fiore, i giacinti profumano.
Io apro gli occhi sullo spettacolo di una serra in cui una ricca raccolta di piante fiorisce per la mia gioia come di rado avviene nei giardini all'aperto.
La mia piccola serra consta in sostanza di tre mensole di acciaio sovrapposte che reggono vassoi stagni, ognuno illuminato da una lampada fluorescente.
Vi crescono piante così belle che sembrano venute dal fioraio e non occupa più spazio di una piccola scrivania; può essere spostata ovunque si voglia avere macchie di colore di piante fiorite.
Io ho un interruttore automatico per regolare la luce, ma questo è un piccolo lusso di cui si può fare a meno.
Il giardinaggio alla luce artificiale ha un gran vantaggio su quello all'aperto: lo si può praticare tutto l'anno, di notte e di giorno.
Io ne fui conquistato qualche anno fa quando comprai una lampada fluorescente a due tubi, lunga un metro e venti, per far crescere piantine di pomodoro.
Sapevo che non era un buon affare: con quel che costava la lampada avrei potuto comprare una quantità di piantine già cresciute.
Volevo, però, una certa varietà di pomodoro descritta nel catalogo come un ibrido polposo che fruttifica tutto l'anno; ed inoltre c'è una grande soddisfazione nel far crescere da sè le proprie piante.
In un negozio di articoli da giardinaggio comprai un vassoio basso, da semenzaio, un sacchetto di terriccio da vasi e uno sfagno ( detto anche muschio della torba ).
Disposi nel vassoio uno strato di terra alto due centimetri, lo coprii con un centimetro di sfagno e piantai i semi di pomodoro secondo le istruzioni della bustina.
Collocai la lampada nuova sopra il vassoio; e, tanto per non sprecare il resto di quella striscia di sole, piantai in altri duevassoi semi di petunia, tagete e convolvolo.
Una settimana dopo potevo cantare vittoria. Le piantine si ergevano vigorose, non tutte gambo e deboli come quelle che crescono sui balconi dove c'è poca luce.
Presto erano tanto cresciute che dovetti trapiantarle in altri vassoi.
A questo punto il sole non mi bastò più e dovetti comprare una seconda lampada.
Le piante continuavano a crescere. Ben presto i pomodori ebbero bisogno di una lampada tutta loro, e ne comprai una terza.
Fu così che mi ritrovai con un giardino in casa.
Non ho preocupazioni di gelate, di erbacce, di parassiti, di siccità ed infine di giornate senza sole.
Posso passeggiare nel mio giardino fluorescente quando voglio, di notte o i giorno, tutte le volte che sento il bisogno di rallegrarmi lo spirito.
Il profumo da solo vale il tempo e lo spazio che vi dedico: è una fragranza calda ed umida di bosco che mi ricorda il tempo in cui camminavo scalzo, cogliendo fiori di campo in primavera o restrellando il prato.
Di solito regolo l'interruttore automatico in modo che le luci si accendano alle sette e si spengano a mezzanotte.
Con giornate così lunghe, le piante crescono che è una meraviglia, come nelle lunghe estati delle terre polari.
Ogni anno sperimento nuove piante esotiche, ma ho sempre tenuto anche qualche pianta di porro, di prezzemolo, di timo e di basilico per insaporire pietanze ed insalate.
Oggi si possono comprare tubi fluorescenti, studiati apposta per la floricoltura in casa, che hanno una maggiore quantità di radiazioni rosse.
Le mie lampade sono appese ad una scaffalatura metallica per mezzo di catenelle di ottone, in modo che posso alzarle od abbassarle a volontà.
Piantate i semi ( i più piccoli basta spargerli semplicemente su terriccio umido ) e teneteli coperti con un foglio di plastica o con un vetro finchè germinano.
Da principio, quando le piantine sono ancora giovani, tenete i vassoi ad una distanza di 10-15 cm dalla sorgente luminosa, e poichè l'effetto dei tubi fluorescenti è più debole alle estremità, mettete le piantine al centro.
Se non crescono rigogliose, avvicinate la luce.
Quanto all'innaffiatura, stoppini fatti con corda da bucato o con lana di vetro, che mettano in comunicazione i vassoi con recipienti pieni d'acqua, basteranno a mantenere l'umidità necessaria per una settimana o più.
Le piante differiscono notevolmente per la quantità di luce che richiedono e per la sua durata: le varietà annuali danno gli esemplari più vigorosi con 17 ore di luce giorno.
Nutritele bene posibilmente con un fertilizzante solubile due volte alla settimana in dosi leggere piuttosto che con dosi più forti e più distanziate.
Preferiscono temperature ambiente inferiore a quella che piace a voi: non più di 20 gradi durante il giorno, e da cinque a dieci durante la notte, quando la pianta riposa.
Il maggior piacere del giardinaggio in casa consiste nella possibilità di seguirne lo sviluppo, coccolare le piante vedendo come ne sono sensibili, controllare le radici per scoprire se la terra e nutriente o meno, ed alfine, dulcis in fundo, goderti la tua opera.
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