Dal frigorifero alle scarpe, dal profumo alla tovaglia, dalla tv alla chitarra. Ma anche dal biglietto per il parco di divertimento all'iscrizione in palestra, fino alla parcella all'avvocato o all'affitto del garage. E' lungo l'elenco dei prodotti di largo consumo che sono a rischio rincaro, con il passaggio dell'aliquota Iva del 20% al 21%.
Per i consumatori i rincari scatteranno da sabato 17 settembre e gli acquisti del week end sconteranno quindi l'Iva più alta. Le novità della manovra, introdotte durante l'esame parlamentare, entreranno in vigore solo il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per domani.
Nessun rincaro invece dovrà esserci per pane e latte, pomodori e giornali, per fare degli esempi di prodotti con Iva al 4%. Complicato orientarsi per chi mangia cioccolata: aumenti in vista per le confezioni di pregio, prezzi fermi invece per le comuni 'tavolette'.
Discorso analogo per il caffé: sé è da aspettarsi un rincaro per la confezione al supermercato, invariato dovrebbe restare il prezzo della tazzina al bar, perche nel primo caso l'Iva è al 20 e aumenterà al 21% nel secondo caso è al 10% e resta com'é.
Più caro anche il pieno per l'auto. Con l'aumento dell'Iva - ha calcolato l'Unione Petrolifera - "il prezzo della benzina aumenterà di 1,2-1,3 centesimi al litro".
Ecco un elenco dei principali beni per i quali aumenta l'imposta di consumo dal 20 al 21% (Fonte: Ufficio studi Confcommercio Imprese per l'Italia).
Fonte: repubblica.it
Aperiodico gratuito di socializzazione |
| Contact Us
| Invita i tuoi amici
| RSS:
Blog
| Video
| News
| Links
|
Commenti