La nuova disciplina sui servizi media audiovisivi inaugurata dal recepimento nel nostro sistema della Direttiva Servizi media audiovisivi o Direttiva SMA( DIR 65/07/CE) mediante il Testo unico dei servizi di media audiovisivi o Decreto Romani, tra le altre cose stabilisce anche per la televisione il passaggio dal segnale analogico a quello digitale.
UTENTI DI SERIA A E UTENTI DI SERIE B
Il problema rilevato nei fatti dalla trasformazione attiene alla possibilità di avere telespettatori-consumatori di seria A e telespettatori-consumatori di serie B. In soldoni: utenti che riescono a rivedere quasi tutti i canali e utenti che vedono poco o niente.
Si tratta di quello che in gergo è il cosìdetto digital divide o divario digitale. A fronte di questa criticità si erge il diritto di accesso dei cittadini alle nuove tecnologie di comunicazione. Laddove questo diritto non venga rispettato la legge prevede delle sanzioni da comminare a carico degli operatori di rete e delle emittenti concessionarie della frequenza che verranno erogate da AGCOM a seguito di regolare istruttoria. Le sanzioni per mancato adeguamento e mancato impegno atto a ridurre il divario digitale vanno da euro 5.165,00 a euro 51.646,00 diminuite ad un decimo per gli esercenti della diffusione televisiva in ambito locale. Nei casi di violazione più grave oltre a queste sanzioni è prevista anche la sospensione dell’attività da uno a dieci giorni.
ATTENZIONE ALLE TRUFFE
Gli utenti devono sapere che è stato costituito un Codice etico da rispettare per le imprese che si occupano della messa a punto del digitale. In particolare gli antennisti sono la categoria cruciale.
Diffidare da chi fa il sopralluogo e poi accampa adeguamenti dai costi oltre la cifra di euro 100 solamente per l’intervento escluso il decoder e i cavi per il collegamento.
Il Codice etico stabilisce i seguenti parametri:
Montaggio decoder € 44,00
(comprensivo di collegamento, regolazione e collaudo. Escluso acquisto decoder e cavi di collegamento)
Montaggio decoder con più apparati € 44,00+11,00 per ogni apparato
(quando ci sono più TV e video registratori da collegare)
CASI DI ANTENNA SINGOLA E DI ANTENNA CONDOMINIALE
Vi sono vari casi.
Il caso di un televisore con antenna a impianto singolo. Qui la spesa sarà dell’acquisto del decoder e cavi + l’intervento di € 44,00.
Il caso di più televisori in casa con antenna singola. Qui il costo sarà dell’intervento di € 44,00 + € 11,00 per ogni decoder che si va a collegare+ la spesa per i decoder e i cavi.
Poniamo che ci siano due televisori in casa: occorrerà acquistare due decoder con i cavi e pagare un costo di intervento di €66,00 (= 44,00+11,00+11,00).
Più difficoltoso il caso del condominio se vi è l’antenna a impianto centralizzato. Qui prima di fare qualsiasi cosa occorrerà rivolgersi l’amministratore di condominio affinché si attivi per chiedere l’intervento di un’impresa aderente al Codice etico e ottenere l’autorizzazione dell’Amministratore prima di agire sulla TV.
I PAESI MONTANI A RISCHIO DIGITAL DIVIDE
Il segnale digitale si muove in orizzontale e dunque le conformazioni montuose possono ostacolare la trasmissione.
La Regione Toscana, per esempio, consapevole del problema, insieme ai vari Comuni ha stabilito un piano di censimento delle aree colpite dal buio televisivo in modo tale da poter predisporre dei rimedi tecnici per ovviare al problema. Si considera che entro la fine di dicembre 2011 anche questa criticità dovrebbe essere superata.
CHI RESTA AL BUIO PUO’ RICORRERE A AGCOM
Nel caso in cui vi sia l’inerzia delle istituzioni di fronte a casi di buio televisivo il consumatore può segnalare ad AGCOM (Autorità a garanzia delle comunicazioni) il disagio e chiedere di aprire un’istruttoria in modo tale da ottenere in tempi rapidi l’attenzione dell’operatore di rete o dell’emittente.
Fonte: ADUC
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