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IBM schiaccia la legge di Moore comprimendo un bit in 12 atomi

In appena cinque anni di ricerca, gli ingegneri di IBM sono riusciti a ridurre da 1 milione ad appena 12 la quantità di atomi occorrente per registrare un bit di dati.

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Per riuscire nell'intento, i ricercatori IBM hanno capovolto completamente la tecnica per la realizzazione delle memorie.

I dispositivi di archiviazione moderni utilizzano materiali ferromagnetici dove gli atomi hanno tutti spin allineato nella stessa direzione, IBM ha utilizzato una forma non convenzionale di magnetismo, denominata anti-ferromagnetismo e nella quale gli atomi ruotano con spin opposti, caratteristica che permette di ottenere una densità 100 volte superiore a quella dei dispositivi di archiviazione attuale, sia che si tratti di dischi ottici, che di dispositivi a stato solido.

 

In futuro questa tecnologia potrebbe essere applicata nella realizzazione di memorie di massa come hard disk e memorie flash, permettendo di creare dischi con capacità di 150 TB.

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