Concetta Nunnari, penalista e specializzata in diritto tributario è stata soprannominata “Titti la passionaria” per la tenacia che ha messo, nella difesa dei contribuenti contro il mostro Equitalia.
Una battaglia durata 10 anni, contro Equitalia, tra corsi, ricorsi e contestazioni, che non si è ancora conclusa: l’ultima mossa dell’avvocato è stata la denuncia alla questura di Catanzaro per stalking, estorsione e associazione a delinquere. E sembra determinata a proseguire per questa strada fino ad arrivare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja.
Nell’intervista rilasciata Lettera43.it, l’avvocato ha raccontato la sua esperienza da addetta ai lavori, le notti in bianco trascorse a preparare ricorsi e a studiare i cavilli del diritto tributario.
Nonostante i numerosi ricorsi vinti, le cartelle esattoriali contestate continuano ad esserle notificate con conseguenti more. Dopo aver scoperto un fermo amministrativo sulla sua automobile, adesso è stata avvertita da Equitalia che la sua abitazione è stata ipotecata per una cartella esattoriale di 1.500 euro e che il 30 luglio sarà messa all’asta per una cifra irrisoria. I debiti a cui si riferisce la cartella erano stati già annullati in sentenze precedenti; sottolineato questo piccolo particolare ai dirigenti hanno promesso di annullare l’asta, ritrattando poi quando l’avvocato ha dichiarato di avere intenzione di convocare una conferenza stampa.
Una battaglia infinita che Concetta Nunnari ha intenzione di vincere nella speranza che il suo esempio possa dare speranza a chi trova nel suicidio l’unica soluzione a questi fatti di ordinaria illegalità.
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