La corte di cassazione ha emesse una sentenza che si preannuncia molto importante per i futuri rapporti tra contribuenti ed Equitalia: in effetti, secondo la Corte di Cassazione, il cittadino può avere diritto a conoscere il contenuto esatto della cartella esattoriale invece che il semplice estratto. L’associazione Noi Consumatori, da sempre avverso alla società di riscossione, ha provato a spiegare cosa è successo in questo caso.
Nel dettaglio, non si parla praticamente mai delle sentenze giuridiche che riguardano la società partecipata dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, ma a fine settembre la condanna contro Equitalia meritava più attenzione, dato che è stato previsto l’annullamento di migliaia e migliaia di cartelle, per un importo totale di 400mila euro. Il motivo consisteva nella poca chiarezza delle motivazioni del pagamento.
In effetti, la società di riscossione si era limitata a inviare il già citato estratto a ruolo. Di cosa si tratta esattamente?
Questo documento non è altro che l’elenco di tutte le somme di denaro cui ha diritto l’Erario: il ruolo è il tipico mezzo della riscossione coattiva, ma questo vuol dire che nessuno fino ad ora aveva controllato le cartelle complete e integrali. La stessa Noi Consumatori ha parlato di una sentenza “storica”, ma davvero la vita dei contribuenti diventerà più semplice?
Equitalia ha avuto i suoi meriti, ma anche le sue pecche, dunque è giusto pagare in caso di errori, proprio come in questo caso: la speranza è che da oggi in poi vi possa essere più trasparenza e chiarezza quando si richiedono delle somme così importanti, altrimenti si rischia di penalizzare ulteriormente i cittadini con una pressione fiscale esagerata.
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Commenti
giusto ma e anche bene sapere che:
le cartelle consegnate dalle poste italiane ,non sono valide e possono essere invalidate dal giudice di pace,in quanto la legge dice che
a consegnarle deve essere un pubblico ufficiale nominato dal tribunale o dal pretore ,quindi o il vigile o il messo comunale,
questo in quanto le poste italiane sono diventate poste private e quindi un privato non puo consegnare tale documento ma neanche defendini o altri quindi e saggio che tutti andiamo a fare ricorso dal giudice di pace
se tutti lo facciamo salta il siatema
dal giudice di pace si da questa motivazione e si puo oltre tutto denunciare equitalia o soris o chiunque altro ente per abuso di potere e chiedere un rimborso danni morali e materiali per la perdita di tempo per una cifra di 1999 euro e condannare la equitalia al pagamento di tutte le spese sostenute
chiunque riesce ad ottenere un rimborso lo comunichi èperche basta creare un solo precedente o una sola persona che riesca ad ottenere questo e la cosa poi si scatenera a macchia d'olio