Oggi è il grande giorno della Nintendo Wii U. Con la nuova console si apre l’ottava generazione di videogiochi casalinghi: debutta sei anni dopo il modello precedente, in un mercato che nel frattempo è molto diverso, per le abitudini dei consumatori, ora più orientati verso dispositivi mobili come tablet e smartphone, per la tecnologia, assai più evoluta, per l’economia, in una crisi che non sembra ancora terminata. Wii U si confronta con alcuni di questi cambiamenti: cambia il controller, che ora - dopo il rivoluzionario Wii Mote - è ora una specie di tablet. Poi la nuova macchina è integrata in un sistema di intrattenimento casalingo che si connette al web per navigare e noleggiare film (almeno questa è la promessa, ma al momento molte funzioni sono ancora non attive). Infine, Nintendo punta molto sul social network, con Miiverse, un sistema di comunicazione in rete che permette di condividere esperienze, discutere di giochi e scoprire nuovi contenuti insieme a giocatori di tutto il mondo.
E però non sono pochi 299 euro per la versione base e 349 per la premium (che nel complesso è perfino più conveniente, perché ha 32 GB di memoria anziché 8, un supporto per GamePad e per la console, una barra sensore e il software Nintendo Land). Sarà anche in commercio, in edizione limitata, lo ZombiU Premium Pack, con il gioco ZombiU invece che Nintendo Land, e un Wii U Pro Controller nero, a 390 euro. Non è poco, ma i margini di guadagno sono limitatissimi: se all’inizio è normale che le console siano vendute in perdita, sul lungo termine però le cose cambiano, e Nintendo può vantare oggi oltre 97 milioni di Wii commercializzate in tutto il mondo.
Disponibile in bianco (la versione base) o nero, la nuova Wii è più grande e pesante del modello precedente; rifinita in plastica lucida e con bordi smussati, si sviluppa molto in profondità, pur conservando frontalmente dimensioni contenute. Nota interessante, nella confezione è incluso un cavo Hdmi per la connessione alla tv, oltre a un poderoso alimentatore e al GamePad, la vera novità della console.
Il GamePad assomiglia vagamente a un tablet, ma è assai più spesso e pesante, e non ci pare proprio adattissimo per le mani di un bambino (mentre invece i giochi di Nintendo sono più orientati ai giovanissimi, rispetto a quelli di Xbox e Playstation). I comandi a pulsanti sono abbastanza tradizionali, ma qui ci sono anche una fotocamera, una presa cuffia, e soprattutto lo schermo da 6,2 pollici con touchscreen.
Il controller dialoga con la console tramite rete wireless: la connessione è veloce e sicura, tuttavia nella prova abbiamo notato qualche interferenza col wifi di casa, dovuta con ogni probabilità alla collocazione dell’apparecchio. Da notare che, grazie al trasmettitore infrarossi, il GamePad funziona anche da telecomando per la tv: permette di accenderla e spegnerla, cambiare canale, regolare il volume, selezionare gli ingressi. La grafica è ma molto curata: il miglioramento rispetto a Wii è evidente, e deriva dal fatto che la console ha un processore grafico molto più veloce.
Il software migliorerà col tempo, come sempre con le console (pensiamo alle tante funzioni più che acquistato la Xbox 360 in sei anni di vita). Ma, appena avviato, Wii U si connette alla rete per scaricare il primo aggiornamento: 5 GB, oltre un’ora di download (negli Usa, almeno; da noi, fino a questa mattina non era ancora disponibile) . E per chi ha la versione base con memoria da 8 GB non rimane che comprare una scheda SD, visto che lo spazio è quasi esaurito.
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