La missione Apollo 20 ufficialmente non è mai avvenuta.
Indiscrezioni però asseriscono che è avvenuta ed in totale segretezza con la collaborazione tra USA ed Unione Sovietica. Lo scopo della missione fu quella di esplorare un cratere lunare che ospita un oggetto di chiara natura artificiale non costruito dall'uomo.
Immagine dell'astronave aliena a forma di sigaro sul lato oscuro della luna.
La foto originale della NASA mostra chiaramente l'oggetto in questione che in effetti pare tutt'altro che naturale, la missione in seguito avrebbe scioperto che si tratta di un relitto alieno molto antico (più di un milione di anni). Fu visitato da un equipaggio che ne asportò addirittura dei componenti e vennero rinvenuti anche due cadaveri, uno dei quali fu portato sulla Terra dall'equipaggio assieme agli altri reperti.
Di recente su YouTube, un anonimo utente, che si firma con lo pseudonimo “RetiredAFB”, ha postato diversi video a suo dire assolutamente autentici riguardanti due fantomatiche missioni Apollo 19 ed Apollo 20 (in collaborazione a suo dire con i sovietici).
Nei video in questione, di fondo tre, (anche se divisi in più spezzoni) si vedono rispettivamente le scene che seguono:
A - Il decollo di una missione lunare segreta.
B - Il volo radente della navetta NASA sopra la superficie del nostro satellite, nel corso del quale viene inquadrato un UFO apparentemente precipitato all’interno di un cratere.
C - Una EVA (Extra Vehicular Activity, missione extra veicolare LEM sulla superficie della Luna) nel corso della quale gli astronauti trovano - e filmano - le rovine di una città aliena abbandonata.rivelatasi un falso.
Ovviamente nel corso di poco tempo su Internet è esplosa la diatriba, e nei forum di mezzo mondo tra detrattori e sostenitori della veridicità dei filmati e degli eventi in essi descritti si è arrivati spesso a scontri infuocati. Ma cosa mostrano esattamente i video, e quanto sono credibili le informazioni di RetiredAFB?
Vi presentiamo i due filmati riguardanti EBE:
Dentro l’astronave
Oltre l’astronave aliena dalla forma a sigaro, (nella foto in alto) , gli astronauti Rutledge e Leonov ne trovarono anche un’altra, triangolare.
Ma la maggior parte delle ricerche le fecero all’interno della grande astronave vista dall’alto: le analisi confermarono che si trattava di un’astronave madre molto grande, che aveva attraversato gran parte dell’universo e, a suo dire, era antica un miliardo e mezzo di anni. All’interno, nella sezione motori, c’erano resti di vegetazione e rocce triangolari che emettevano gocce di liquido giallo dalle proprietà apparentemente guaritive, e tracce di vita extrasolare.
Trovarono anche dei piccolissimi corpi alieni, circa 10 centimetri l’uno, in capsule di vetro, presumibilmente embrioni, ma la scoperta maggiore furono due corpi, di cui uno intatto.
La chiamarono “Monna Lisa” dato che si trattava di una femmina umanoide, 1 metro e 65 di altezza, mani a sei dita (come gli esseri del Santilli Footage,). Si trattava di una pilota, pilotava con le dita e gli occhi, senza timone o cloche.
I due astronauti per smuoverla dalla sedia del cockpit dovettero tagliare via due cavi collegati al suo naso, che però non possedevano narici visibili. Leonov rimosse il visore elettronico dagli occhi della donna e, nel farlo, dei liquidi biologici, forse sangue, le fuoriuscirono dalla bocca, naso, occhi, per congelarsi all’istante nell’atmosfera zero lunare. Alcune parti, come i capelli, sembravano invece in condizioni insolitamente buone, mentre la pelle sembrava protetta da una sorta di sottile pellicola trasparente.
A quanto videro, la donna non sembrava né morta né viva, ma come in uno stato di sospensione vitale. Apparentemente, Rutledge ha i video anche di questa parte della missione ed è intenzionato a diffonderli tra breve. Avrebbe avuto modo di ottenerli 15 anni fa, quando venne contattato da un ex collega che era a guardia di un container NASA pieno di vecchie foto e video da bruciare con una torcia al plasma. Ci furono dei ritardi nell’arrivo di queste torce, gli uomini di guardia ebbero qualche giorno per curiosare e decisero che alcune cose erano tanto interessanti da poter essere vendute, così contattarono Rutledge, che acquistò parte del materiale.
I due astronauti trovarono anche un secondo corpo, distrutto, di cui riuscirono a portare a bordo dell’Apollo 20 solo la testa. Il colore della pelle di questo essere era blu grigiastro e, al di sopra degli occhi aveva degli strani simboli incisi, e una fascia attorno alla fronte. L’intero cockpit era formato da lunghe strutture tubolari semiesagonali e pieno di iscrizioni incomprensibili. Più di questo, l’affermazione davvero incredibile di Rutledge è che la donna pilota non era morta e, a quanto sembra, una volta riportata sulla Terra, i dottori della NASA riuscirono a rianimarla.
Lento e talvolta difficile, perché, nelle parole dell’ex astronauta, ora “gola profonda”, i veri motivi per cui i governi si rifiutano di rivelare la verità sui visitatori, sarebbero di natura economica ovvero le potenzialità che la luna potrebbe offrire in futuro.
Aperiodico gratuito di socializzazione |
| Contact Us
| Invita i tuoi amici
| RSS:
Blog
| Video
| News
| Links
|
Commenti