Una protesta ordinata e rumorosa quella dei lavoratori di Equitalia dell’Umbria che stamattina, affiancati dalla Fisac Cgil e dalla Fiba Cisl, hanno dato vita ad un presidio di protesta davanti alla sede di Agenzia delle Entrate di Perugia, in occasione della visita del presidente nazionale di Equitalia, Attilio Befera. I lavoratori hanno esternato tutta la propria rabbia e preoccupazione per le ultime scelte della dirigenza, che penalizzano fortemente l’Umbria, con la chiusura di numerose sedi periferiche di riscossione tributi e interventi pesanti sulle retribuzioni dei lavoratori (come la mancata erogazione del premio di produttività 2012).
“Siamo qui oggi – si legge in una nota firmata da Fisac Cgil e Fiba Cisl dell’Umbria – per denunciare con forza il gravissimo e ormai intollerabile peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita della generalità delle lavoratrici e dei lavoratori, sino all’esproprio forzato del loro reddito nella forma del mancato pagamento del premio aziendale 2012, che nel caso del personale dell’Umbria, configura la palese violazione del diritto alla integrale retribuzione, in una quota acquisita e consolidata sin dal 1992”. Oltre a questo, i sindacati sottolineano i rischi occupazionali legati al venir meno dell’attività di riscossione dei tributi locali, che oggi rappresenta circa il 40% dell’attività complessiva di Equitalia in Umbria. Inevitabili, secondo Fisac e Fiba, pesanti ripercussioni sul lavoro e di conseguenza un arretramento nella lotta all’evasione fiscale.
La protesta dei dipendenti di Equitalia dell’Umbria proseguirà nei prossimi giorni con uno sciopero di due ore a fine turno fissato per venerdì 26 luglio, sciopero che coinvolgerà i lavoratori della Direzione Umbria e di tutte le sedi regionali.
Fonte : cgilumbria.it
Aperiodico gratuito di socializzazione |
| Contact Us
| Invita i tuoi amici
| RSS:
Blog
| Video
| News
| Links
|
Commenti