Chi protegge Attilio Befera?
Perché si esita a smantellare Equitalia, un sistema di riscossione coattiva che dal 2010 al 2012 ha cumulato perdite per 40 milioni di € mentre foraggia 8mila dipendenti che si dividono 500 milioni di euro soltanto in stipendi.
La recente vicenda giudiziaria che coinvolge il commercialista Paolo Oliverio, il fiscalista dei potenti che pilotava i controlli di Equitalia, è l’ultimo, gravissimo, caso che apre uno squarcio sul verminaio di corruzione, rapporti illeciti e trame segrete che coinvolgono anche l’agenzia delle cartelle esattoriali. Insabbiare o pilotare le verifiche fiscali su imprenditori e grandi società effettuate dalla Fiamme Gialle e influire sull’attività degli ispettori di Equitalia dovrebbe far imbestialire i cittadini onesti che non dormono la notte (qualcuno arriva anche a gesti estremi) quando ricevono cartelle che non lasciano scampo. Esiste invece una lista di intoccabili che MAi riceveranno cartelle esattoriali e di cui Equitalia è obbligata a disinteressarsi. Il file esiste da anni e viene chiamato, nel gergo degli addetti Equitalia, "Disco per l'estate", essendo conservato addirittura su CD.
Inoltre, nella vicenda Oliverio, colpisce la facilità delle infiltrazioni mafiose nel sistema della riscossione (in questo caso si parla di ‘ndrangheta). Non sempre la magistratura è apparsa pronta quando si è trattato di mettere le mani nella melma delle iscrizioni a ruolo.
Tempo fa fu subito archiviato un filone romano dell’indagine Mokbel/Phuncard su soggetti privi di incarichi in Equitalia o in società controllate che svolgevano attività di mediatori illegali con la complicità di alcuni dipendenti. Nel 2010 notizie di stampa riferirono di vip del mondo dello spettacolo e dello sport che avrebbero ricevuto un trattamento di riguardo dall’agenzia della riscossione. Ma anche stavolta la magistratura non batté ciglio.
Alessio Villarosa, portavoce M5S Camera, chiese in un question time, a settembre scorso, al ministro Cancellieri “Se esistano i presupposti per l'esercizio dell'azione disciplinare, a fronte di quella che appare agli interroganti una scarsa efficienza della procura della Repubblica di Roma nell'indagare sul fenomeno gravissimo della sospensione illegale di cartelle esattoriali, cosa che comporta, tra l'altro, che le inchieste recenti su questa piaga sembrano procedere come monadi in moto browniano, senza la consapevolezza della presumibile estensione e gravità del fenomeno corruttivo di specie”. La risposta di Cancellieri fu serafica: per lei non c'era stato assolutamente niente di anomalo.
Adesso, con il caso Oliviero, la misura è colma. Il MoVimento 5 Stelle vuole far chiudere Equitalia, e farà il possibile per farlo."
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