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IL CAPOLAVORO DI PUTIN: ADDIO UE

Dopo la riluttanza della Cina a votare contro la Russia alle Nazioni Unite (Pechino si è infatti astenuta dal votare la risoluzione presentata contro il referendum in Crimea) e la notizia che Pechino ha citato in giudizio l'Ucraina in una corte inglese per il rimborso di un prestito di 3 miliardi di dollari acceso in cambio di grano, sembra che la Russia stia restituendo il favore. 

Parlando al 15° Economic Development Forum cinese a Pechino, il Capo economista del fondo di investimento russo, Sberbank Yevgeny Gavrilenkov, ha dichiarato che "lo Yuan cinese potrebbe diventare la terza valuta di riserva in  futuro." "Questa previsione può essere fatta su dati di crescita economica interna. Probabilmente il paese manterrà un elevato tasso di crescita del PIL e il volume dello stesso salirà a 14-16 trilioni di dollari americani in un breve periodo di tempo, indicatori comparabili con quelli di Unione Europea e Stati Uniti. Nel frattempo, i titoli cinesi sono più attraenti per i paesi che hanno un surplus economico, in particolare gli Stati del Medio Oriente".

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Il forum che si è aperto nella capitale cinese il 22 marzo discute di una vasta gamma di questioni: riforme economiche e rafforzamento del ruolo della Cina come la seconda più grande economia mondiale. Il Primo Vice Primo Ministro del Consiglio di Stato cinese Zhang Gaoli, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, e top manager di grandi aziende mondiali partecipano al forum.

L'italia - ovviamente - è assente. 

Fonte : l'Antidiplomatico

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