Parola del politologo americano Edward Luttwak: ”Gli Usa hanno interesse che l’Europa resti unita e che ritrovi la via della crescita perché questo consente al Vecchio Continente di avere un cambio euro/dollaro elevato sui mercati valutari”. Tutti hanno interesse a che l’euro sopravviva, tranne i popoli europei.
“L’interesse americano – afferma Luttwak – è che l’Europa goda di buona salute e che ci sia sempre un euro forte”, trend “sostenuto incredibilmente e in maniera fanatica anche dalla Banca Centrale Europea“. Non proprio, incredibilmente, visto che Draghi è uomo di Goldman Sachs.
Dice Luttwak, che “rimanere nell’euro, soprattutto per l’Italia, vorrebbe dire fare ricorso per i prossimi anni ancora a pesanti politiche di austerità dettate dal Fiscal Compact“.
Ovvero, ecco la bomba: “zero deficit e una riduzione del 2% del debito all’anno”, quindi un taglio “di 40 miliardi, 10 Imu, ogni 12 mesi”.
Politica che “condannerà le prossime generazioni alla disoccupazione strutturale e che Renzi non potrà evitare a meno di un’uscita dall’euro o di non rispettare i nuovi diktat dell’Unione Europea: trovare 10 Imu all’anno è una pura fantasia. Vorrebbe dire strozzare l’economia”, dice Luttwak, ma è piuttosto evidente a tutti, tranne al 40% di fanatici che hanno votato Renzi.
Alla fine, Renzi sarà costretto a fare una scelta, conclude Luttwak. Strozzare il Paese o uscire dall’euro.
Sempre che il Paese non strozzi prima Renzi.
Ricordiamo che l’Italia ha, unica tra tutti i paesi europei, Germania compresa, un avanzo primario – ovvero è in positivo tra spese e incassi – il deficit annuale nasce solo dal pagamento annuo degli interessi: è l’usura che ci uccide. Per questo è impensabile comprimere ancora il deficit, perché significherebbe un avanzo primario mostruoso, che non è possibile raggiungere senza aumentare le tasse e quindi distruggere l’economia e, di conseguenza, finire per perdere i benefici dei nuovi incassi e generare un deficit ancora più grande.
E visto che abbiamo l’avanzo primario, siamo anche seri candidati ad uscire dall’euro senza danno. Basterà denunciare il debito estero.
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