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In Italia si muore di disoccupazione, Della Vedova pensa a “Investire in Tunisia”

Il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova è oggi a Tunisi per partecipare alla conferenza internazionale “Investire in Tunisia” e incontrare il suo omologo tunisino Faysal Gouia: il colloquio si inquadra nel contesto dell’azione italiana di sostegno al processo di transizione democratica intrapreso dalla Tunisia, sancita dalla Dichiarazione di Partenariato strategico del maggio 2012.

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“Per l’Italia, la Tunisia è un partner strategico – ha detto Della Vedova intervenendo alla Conferenza -. Siamo il secondo partner commerciale della Tunisia e uno dei principali investitori nel Paese negli ultimi anni. La Tunisia è un’eccezione positiva e una fonte di speranza per i tanti, delusi, sostenitori della democrazia nel mondo arabo e nelle comunità islamiche moderate. Questo Paese ha forse poco petrolio, ma il rafforzamento delle sue istituzioni libere e democratiche può davvero diventare ‘il petrolio di Tunisi’, con il quale fare del Paese la porta stabile e sicura per il Maghreb e l’Africa intera.

 

La nascita di un ‘modello tunisino’ – ha sottolineato Della Vedova – può rappresentare una sfida seria e credibile anche rispetto a quei gruppi violenti che nel mondo islamico, strumentalizzando la religione, vorrebbero riportare l’orologio della storia indietro di secoli”. Tra i temi affrontanti, anche quello dell’immigrazione: “Oggi il Canale di Sicilia è noto soprattutto per essere la via della disperazione, il tragitto di migliaia di persone in fuga dalla guerra e della povertà che finiscono nelle mani di organizzazioni criminali dedite ad una tratta spietata ed inumana.

Ma noi e voi, insieme, abbiamo il dovere storico e morale di restituire al Canale di Sicilia il suo ruolo di ponte di prosperità, di scambio civile, culturale, religioso ed economico. Se nel Canale di Sicilia tornerà a passare la speranza – ha concluso Della Vedova – non passerà più la disperazione”.

 

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