È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto con cui si da il via alla rottamazione dei alcune cartelle Equitalia, avviando di fatto la sanatoria. Era già stata varata la normativa che disponeva di annullare i ruoli affidati ad Equitalia fino al 2000, ma mancava il decreto, che finalmente è arrivato. Quali sono le cartelle interessate? Chi potrà tirare un sospiro di sollievo?
I beneficiari della sanatoria Equitalia sono coloro che hanno a che fare ancora con ruoli vecchi, antecedenti all'anno 2000. Il decreto stabilisce che:
Entrando nei dettagli della normativa, il condono Equitalia per le cartelle inferiori ai 2.000 euro, riguarda tutte le somme che al momento in cui è entrato in vigore il decreto non sono ancora oggetto di procedura esecutiva esattoriale, per le quali non vi è alcun ricorso pendente avviato dal contribuente e non sono state oggetto di rateizzazioni, ristrutturazioni o altre procedure simili. Per quello che riguarda le cartelle superiori ai 2.000 euro, se alla data in cui è entrato in vigore il decreto le somme non sono state riscosse tramite espropriazione o pignoramento da parte di Equitalia, oppure tramite un piano di rateazione concesso al contribuente, queste vengono inserite nell'elenco trasmesso all'ente creditore.
Equitalia continuerà a gestire le cartelle che sono interessate da uno dei provvedimenti sopra elencati, ma se l'ente di riscossione riscontrasse che l'incasso delle somme è impossibile, queste saranno incluse nell'elenco inviato all'ente che vanta il credito entro 2 mesi da quando l'attività di recupero è stata conclusa.
Equitalia dovrà, altresì, provvedere a comunicare agli stessi enti anche le cartelle di importo superiore a 2.000 euro, e sempre rese esecutive entro il 1999, che non sono da annullare. Anche per queste quote potrebbe, infatti, aprirsi la possibilità del condono nel caso in cui però non sia mai stato aperto un contenzioso o richiesta una rateizzazione. La procedura prevista è chiara: una volta che il Comune riceve la cartella esattoriale non ancora riscossa, deve verificare se è in grado di incassare il credito. Altrimenti, entro 60 giorni dalla conclusione delle attività di recupero, la cartella verrà annullata
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