Potrebbe sembrare impossibile, ma non è una di quelle pubblicità che promettono grazie a metodi improbabili di smettere di fumare, ma si tratta di una seria ricerca scientifica che ha messo alla prova l’efficacia del "condizionamento olfattivo" durante il sonno, per permettere di smettere di fumare.
Precedenti ricerche suggerivano che è possibile apprendere nuove associazioni durante il sonno, ma non è mai stato chiarito se questo portasse a veri cambiamenti del comportamento umano, e quanto a fondo questi possano reimanere, se minuti, ore, giorni, o settimane.
I ricercatori hanno quindi messo alla prova la teoria, testandola sulla più dura delle abitudini da lasciare, FUMARE. Sono stati coinvolti 66 volontari (tutti intenzionati a smettere di fumare), che avrebbero dovuto tenere un diario su quante sigarette fumavano durante la settimana precedente e quella successiva all’esperimento nel sonno.
L’esperimento consiste nell’associare l'odore della sigaretta con odori profondamente spiacevoli (tipo pesce marcio), facendo loro indossare una speciale maschera mentre stavano dormendo che rilasciava gli odori "accostati". Ad una seconda parte dei volontari è stato solo fatto annusare l’odore sgradevole, in modo da rilevare eventuali effetti placebo del sistema.
E’ risultato che i soggetti sottoposti per una sola notte al condizionamento olfattivo hanno diminuito in modo significativo il numero di sigarette fumate (di circa il 40%), specie se l’associazione veniva sottoposta durante la fase 2 del sonno, quella REM.
Questa riduzione era molto maggiore di quella riscontrata nei soggetti a cui erano stati sottoposti solo i cattivi odori.
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