La notizia è stata pubblicata dal Corriere della Sera, e lascerà sbigottite non poche persone, in particolare molti PARASSITI statali non abituati a lavorare ma a giocare a Tetris (o peggio a guardare le donnine allegre, o a giocare in borsa col Forex), a tastare il polso dell'italia, quella vera, quella che lavora e produce.
Tra qualche giorno, con buona pace di politici e leccapiedi, vedremo agli sportelli anche i DIRIGENTI di Equitalia.
il tutto parte da alcune ammissioni di colpa e una velata intenzione di VOLER cambiare abito mentale.
Ernesto Maria Ruffini, amministratore delegato di Equitalia, ai dirigenti dell’agenzia per la riscossione, oltre a una lista di errori e omissioni perpetrate dall'agenzia di recupero, annuncia una grossa novità: a partire da lunedì 18 aprile un centinaio di dirigenti e figure apicali dovranno trascorrere alcuni giorni a rotazione agli sportelli.
Scatta, da quella data, l’obbligo di stare a contatto con i contribuenti e toccare con mano problemi, dubbi e, pure, sfoghi dei cittadini che si presentano carichi di cartelle esattoriali. Ruffini riassume le ragioni della scelta, ricordando che «l’accesso diretto alla nostra rete di front office continua a rappresentare per noi un forte “fattore critico di successo”, o per dirla meglio, di “non successo”».
Persone in attesa con code infinite, nervosismo alle stelle, problemi di vita quotidiana che impediscono di pagare le tasse del resto, contrassegnano spesso la quotidianità nelle sedi di Equitalia. Tanto che lo stesso Ruffini, da quando si è insediato l’estate scorsa, in una ventina di occasioni ha passato, in veste anonima, una mattina allo sportello in diverse città italiane.
Esperienza diretta
La lettera riassume che per offrire un servizio migliore sono in corso molteplici interventi: percorsi di formazione, nuove applicazioni (Contapersone intelligenti, scrivania di sportello, rateizzazioni veloci, estensione nelle piazze più critiche dell’orario di apertura). Ma per centrare l’obiettivo serve «un cambio di passo che deve vedere coinvolti anche tutti noi, in modo particolare chi, per ruolo, non ha un’interazione costante e continua con gli sportelli».
A mancare è la piena «consapevolezza delle difficoltà che i nostri colleghi del fronte office affrontano ogni giorno e che spesso si riflettono sui cittadini». Vale ricordare che sono 5 milioni i contribuenti che ogni anno utilizzano i servizi di Equitalia. Ragione per cui Ruffini comunica la scelta di «organizzare una presenza operativa di ognuno di voi in affiancamento, per alcuni giorni, ad un collega allo sportello. Vivere direttamente la realtà operativa costituirà un sicuro arricchimento professionale e umano». La coscrizione vale per tutti i dirigenti e gli alti funzionari. Pare che non tutti l’abbiano presa bene. Resta che il nuovo corso di Equitalia vorrebbe spogliare l’agenzia dalla veste di odioso gabelliere. Premesso che non potrà fare sconti sulla riscossione, non resta che puntare sulla multicanalità, alleggerire l’affluenza agli sportelli e comprimere i tempi di erogazione dei servizi.
Da qualche giorno, intanto, la piattaforma di Equitalia è in via di condivisione in tutti gli sportelli. Che detto in soldoni significa che una cartella del comune di Milano potrà essere pagata o rateizzata, per esempio, allo sportello di Bari.
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