Attenti patiti del selfie, la vostra mania può farvi bruciare il posto di lavoro e la carriera.
A dirlo è una sentenza della Cassazione, con una decisione che farà molto discutere anche in futuro, giacché si può applicare anche fuori dall'ambito lavorativo.
Facendo riferimento ai principi di diligenza, correttezza e cura sul lavoro, nonchè della buona fede dovuta a tutti i fdipendenti pubblici e privati, i giudici hanno stabilito che una foto postata sui social (ad es. Facebook) può portare a misure disciplinari anche severe e soprattutto costituire una "giusta causa" per un possibile licenziamento.
Nella sentenza giudici hanno specificato che, per essere licenziati, ci debba essere almeno una violazione degli obblighi del dipendente nei confronti dell'azienda: Un esempio per tutti, non è permesso mostrare, il proprio posto di lavoro, o documenti interni o ad esempio fare un video in cui si veda uno dei processi produttivi dell'azienda ed ovviamente mai mettere in pubblico qualsiasi carta che possa svelare i segreti aziendali.
D'altra parte potrebbero rientrare nella categoria anche tutte quelle foto che immortalano il dipendente in atteggiamenti che offendano la reputazione dell'azienda, come diti medi alzati o frasi ingiuriose a capi e/o direttori.
Insomma, sul posto di lavoro, fatevi i fatti vostri e non i Selfie !
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