I buoni pasto consistono in una sorta di benefit, che ci viene concesso dall’azienda di cui siamo dipendenti a busta paga.
Sono dei mezzi di pagamento, in formato cartaceo o elettronico, che il datore di lavoro fornisce ai propri dipendenti, sia full-time che part-time, quando presso l’azienda non è presente il servizio di mensa oppure tale servizio non è previsto per una categoria di lavoratori.
I buoni pasto o ticket restaurant vengono distribuiti dall'azienda: il datore di lavoro si obbliga, già al momento della stipulazione del contratto, a erogare o meno i buoni al lavoratore, cedendogli il blocchetto o la card.
Ogni lavoratore ha diritto ad un buono pasto giornaliero, per ogni giorno di lavoro effettuato, dal valore compreso tra i 2 e i 10 euro che va speso interamente e non dà diritto a resto. La normativa inoltre, si legge ancora, stabilisce che non è più possibile accumulare i ticket per fare la spesa: ogni lavoratore può utilizzare un solo voucher al giorno e solo nelle giornate lavorative.
Al datore di lavoro non viene imposto nessun obbligo di rilascio dei buoni pasto. La concessione è generalmente specificata nel contratto di assunzione, oppure è il risultato di successive contrattazioni sindacali.
BUONI PASTO PER LAVORATORI PART-TIME
I lavoratori part-time, che non prestano servizio per l’intera giornata, non hanno generalmente diritto ai buoni pasto, a meno che non ricorrano le seguenti condizioni:
L'INDENNITA' SOSTITUTIVA DI MENSA
Nei casi in cui il lavoratore non può sfruttare i buoni pasto si ricorre all'indennità sostitutiva di mensa: si tratta di una vera e propria monetizzazione dei buoni pasto, corrispondendo al dipendente la somma in denaro pari al valore del buono che dovrebbe ricevere dall’azienda.
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