La tanto discussa “partita a scacchi” si presentava come una campagna “informativa”, ma era studiata per far sembrare vincenti le ragioni pro-nucleare.
Se all’inizio sono insorte solamente le associazioni ambientaliste, ora è arrivato anche lo STOP da parte dello IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria):
Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità contestata non è conforme all’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, letto e applicato alla luce delle Norme preliminari e generalì e integrato dal disposto dell’art. 46, e ne ordina la cessazione nei sensi di cui in motivazione.
Lascio a chi legge l’ultima parola in merito a chi abbia ragione in questa discussione.
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