Se sei nato sotto una vigna nel trevigiano, il prosecco è un modo di essere.
Quel frizzantino che sollecita il palato in maniera fresca e delicata, quel piacere dissetante valido per qualsiasi stagione ma particolarmente marcato d'estate, quando il sollievo del vino ghiacciato rinfresca anima e corpo, quel gusto di assecondare i sensi, assaggiando un calice che racconta l'amore di una terra per i suoi prodotti. La marca trevigiana deve il suo sviluppo al lavoro tipico dell'uomo veneto in un continuo interagire tra persona e territorio.
E' da questo modo di essere che nasce la vocazione vitivinicola di Conegliano e Valdobbiadone, detentori di uno dei percorsi enologici più antichi d'Italia: la strada del prosecco. Buon vino, natura incontaminata, sport accessibile a tutti e cultura da vendere: le caratteristiche di questa zona del trevigiano rendono il territorio meta di un turismo di qualità.
Il punto di riferimento da tenere in assoluta considerazione, può essere " Villa Sandi " a Crocetta di Montello: un mix di cantine, botteghe e locande che offrono conoscenza, ristoro e ricordi da portare con se, una volta tornati nelle proprie abitazioni.
" Villa Sandi " edificio di scuola palladiana che risale al 1622. La villa è patrimonio culturale delle terre trevigiane, la famiglia Moretti Polegato ne ha fatto la sede di rappresentanza della propria cantina, visibile anche dai turisti che saranno accompagnati verso l'ingresso da statue dello scultore veneto Orazio Marinali.
Da osservare i giardini, lasciando che lo sguardo si perda tra gli ettari di vignetti circostanti. Il kilometro e mezzo di cantine sotterranee, dove matura il vino di Villa Sandi. La sfida che porta alla realizzazione di " rossi importanti "sta dando infatti i suoi frutti. Ne sono validi esempi il " Marinali rosso " ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ed il Corpore , rosso baricato blend di Merlot e Cabernet Franc.
Non solo prosecco dalle caratteristiche note floreali e fruttate ma un ventaglio di sapori a tutto tondo.
La locanda Sandi, in località Zecchei, Valdobbiadene, offre un luogo di riposo alle stanche membra, nelle sei stanze messe a disposizione dei clienti.
Il piacere della cucina tipica locale e l'atmosfera della campagna veneta di inizio novecento renderanno ancor più interessante il soggiorno nel trevigiano, territorio ricco di spunti culturali ed enogastronomici.
Il filo che lega queste zone è la strada " strada del prosecco ": si snoda tra Conegliano e Valdobbiadene e tocca i luoghi più caratteristici della produzione del prosecco.
I piccoli paesi ed i loro dintorni, oltre alla visita alle cantine, offrono pregevoli architetture di varie epoche ed affascinanti scenari naturali.
Tra esse l'Abbazia di Santa Maria Follina, chiesa trecentesca in stile romano-gotico, campanile secondo lo schema lombardo a pianta quadra e chiostro romanico con al centro la tradizionale fontana.
Come non ricordare i luoghi della grande guerra, con importanti testimonianze storiche legate al Montello, al Monte Grappa ed al Piave.
Intorno al fiume che mormorò " non passa lo straniero ", si snoda il sentiero delle fratte, un percorso di oltre 12 kilometri da vivere in bicicletta, a cavallo od a piedi, circondati dalla natura e da paesaggi rilassanti.
Uno degli eventi che attira maggiormente il pubblico è la Prosecco Cycling Classic: si svolge ogni anno la prima domenica di ottobre. Nel triangolo compreso tra Saccol, Campion e Santo Sttefano, dove si estendono le coltivazioni di Cartizze.
Si possono ammirare questi vigneti da una posizione privileggiata: l"' Osteria senza Oste " a Santo Stefano di Valdobbiadone, che è una locanda dove, lasciando il denaro in una cassetta secondo il listino prezzi, si possono mangiare e bere i frutti del territorio. Tutto senza il controllo del proprietario.
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