Segnali positivi sul fronte mutui per l’acquisto case, nel 2014 sono cresciute sia l’erogazione che la domanda. Il 2015 potrebbe portare un ulteriore incremento, complici anche il Fondo di Garanzia per i mutui per la prima casa e il Quantitative Easing messo in atto dalla Bce. Il punto di Roberto Carlino, Presidente di Immobildream.
La notizia è recente: la Banca Centrale Europea ha deciso di dare il via al Quantititative Easing. Questa politica monetaria consiste nell’acquistare titoli di Stato emessi dai Paesi membri. Il programma nello specifico prevede 60 miliardi di euro di acquisti ogni mese, da marzo 2015 sino a settembre 2016, con la possibilità di comprare solo titoli di elevata qualità fino a un massimo del 33% del debito pubblico di ogni singolo Paese e del 25% di ciascuna emissione di titoli. Comprando titoli di Stato, la Banca Centrale Europea riduce il costo del debito dei Paesi membri, e al tempo stesso immette liquidità sui mercati. Questo significa che il costo del denaro è destinato a ridursi, e questo non potrà che rendere più conveniente e facile chiedere ed ottenere prestiti e mutui.
Un’altra notivà del 2014 è stato il Fondo di Garanzia per i mutui per la prima casa. Roberto Carlino, Presidente dell’Immobildream ci spiega di cosa si tratta: “E’ stato recentemente adottato il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplina il Fondo di Garanzia “prima casa”, istituito dalla legge di Stabilità 2014 con una dotazione pari a 200 milioni di euro all’anno per tre anni (2014-2016), per la concessione della garanzia dello Stato sui mutui ipotecari, di importo non superiore a 250 mila euro, accesi per l’acquisto, la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’abitazione principale. La garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50% della quota capitale, dando la precedenza a giovani coppie e precari under 35.”
Secondo gli analisti queste iniziative porterebbero nel 2015 ad un aumento sia nelle domande che nell’erogazione di mutui, migliorando quindi una situazione ad oggi ancora critica. Come sottolinea Roberto Carlino: “Oggi è possibile ottenere il mutuo fino all’80% del prezzo d’acquisto, resta in ogni caso un ostacolo per molti. Le banche pretendono giustamente una capacità reddituale che deve essere tre volte la rata. Se per esempio la rata mensile è pari a 500 euro, il soggetto interessato deve percepire un reddito netto di almeno 1.500 euro mensili. Lo stesso vale se si è di fronte ad un libero professionista che deve mostrare la sua adeguata capacità reddituale. Oppure laddove non si è capienti si può chiedere l’intervento di un terzo per fare da garante. E poi, nel caso di tasso variabile col passare degli anni non fosse più conveniente, si può trasformarlo in tasso fisso per via della portabilità a costo zero. L’acquisto resta in ogni caso assai proficuo rispetto all’affitto”.
FONTE: Daily Focus
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