Dall'impopolarità di Hillary alla vendetta dell'uomo bianco. Le cinque ragioni, secondo il regista, che porteranno il tycoon alla presidenza.
Mi dispiace dover essere ambasciatore di cattive notizie, ma sono stato chiaro l'estate scorsa quando vi ho detto che Donald Trump sarebbe stato il candidato repubblicano alla presidenza. Ed ora vi porto notizie ancora più terribili e sconfortanti: Donald J. Trump vincerà a Novembre. Questo miserabile, ignorante, pericoloso pagliaccio part-time, e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo presidente. Presidente Trump. Forza, pronuciate queste parole perché le ripeterete per i prossimi quattro anni: "PRESIDENTE TRUMP". In vita mia non ho mai desiderato così tanto essere smentito.
Esordisce con queste parole, sul suo blog, Michael Moore, il regista impegnato più famoso d'America, già nemico giurato delle guerre di Bush. Una lettera aperta, diretta ai suoi fan, in cui spiega le cinque ragioni per cui il miliardario americano vincerà le elezioni presidenziali di novembre. Vorrebbe sbagliarsi il regista, ma - ha spiegato - teme proprio che i fatti gli daranno ragione. C'è dell'ironia ovviamente, come in tutte le cose che ha fatto Moore nella sua vita, ma le sue sono apparse a larga parte dei commentatori americani come considerazioni assolutamente serie.
O perlomeno degne di essere discusse sui media americani.
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