Lo scopo originario era quello di richiedere una protezione divina; si tratterebbe, infatti, di un modo semplificato per compiere il segno della croce, a partire dalla mano pantea tipica della tradizione ortodossa (vale a dire indice, medio e pollice tesi, e anulare e mignolo ripiegati).
Col tempo, il primitivo simbolismo religioso del gesto è venuto meno, cedendo alla superstizione o venendo utilizzato in segno di augurio accompagnato dalla frase ”incrocio le dita per te”.
Adesso il gesto viene usato in modo “laico” , soprattutto per assicurarsi una sorta di protezione benevola quando si dice una bugia, oppure per augurare buona fortuna a se stessi o ad altri.
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