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  • Frasi d'amore

    monica 3182 giorni fa

    Oggi mi sento stranamente romantica...

    coppia romantica

    • Esprimere il mio amore per te a parole sarebbe limitarlo ... preferisco dimostrartelo con i fatti.
    • Grazie, perché ogni tuo gesto è pieno d'amore e di passione per me.
    • Immagino i tuoi occhi, e vedo ancora tutte le stelle del firmamento.
    • Ti ho lasciato un bacio nell'aria, prendilo quando lo vorrai...
    • A volte guardo il cielo con le sue stelle, splendide, e mi chiedo: "Perché esistono?"
      Poi ne ho conosciuta una qui sulla terra ed ho capito il perché!
      Per illuminare l’universo cosi come tu illumini la mia vita... !
    • Una notte mi è apparso un angelo il quale mi ha detto di spezzare il mio cuore in tanti piccoli pezzettini e donarli alle persone che amo di più. Ecco, il pezzo più grande voglio donarlo a te per dirti quanto ti amo!

     

  • 11/9, pastore Usa: Bruciamo il Corano

    laibach 5032 giorni fa

    Un pastore battista Usa sfida il mondo islamico, invitando gli americani a "bruciare in piazza il Corano" per onorare le vittime dell'11 settembre. Contro l'iniziativa di padre Terry Jones,  si sono subito scagliati l'Iran, ma anche il sindaco di New York e la Casa Bianca, preoccupata per le possibili ripercussioni. 

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    Nonostante siano sempre più numerose e autorevoli le voci di coloro che lo invitano a soprassedere (dall'Osservatore Romano alle Comunita' Islamiche d'America, dal comandante delle forze internazionali in Afghanistan, generale David Petraeus, a quello della Nato, Anders Rasmussen), padre Terry Jones sembra però intenzionato ad andare fino in fondo.

    "Per onorare in modo veramente cristiano le vittime degli attentati del 2001", nel dettaglio il prossimo 11 settembre il religioso ha invitato i suoi fedeli a "raccogliersi in preghiera per bruciare insieme in piazza una copia del Corano.

    Secondo padre Jones, è venuto il tempo di "lanciare un messaggio chiaro ai musulmani radicali" del mondo: "Sappiano che l'America non tollererà più la loro jihad - ha ribadito alla CNN -. Non vogliamo offendere nessuno. Ma dire che siamo offesi quando bruciano in piazza la nostra bandiera o la Bibbia. Loro non hanno problemi a farlo. Perché dovremmo averne noi?".

     

    Fonte

  • 11/9, pastore Usa: Bruciamo il Corano

    laibach 5032 giorni fa

    Un pastore battista Usa sfida il mondo islamico, invitando gli americani a "bruciare in piazza il Corano" per onorare le vittime dell'11 settembre. Contro l'iniziativa di padre Terry Jones,  si sono subito scagliati l'Iran, ma anche il sindaco di New York e la Casa Bianca, preoccupata per le possibili ripercussioni. 

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    Nonostante siano sempre più numerose e autorevoli le voci di coloro che lo invitano a soprassedere (dall'Osservatore Romano alle Comunita' Islamiche d'America, dal comandante delle forze internazionali in Afghanistan, generale David Petraeus, a quello della Nato, Anders Rasmussen), padre Terry Jones sembra però intenzionato ad andare fino in fondo.

    "Per onorare in modo veramente cristiano le vittime degli attentati del 2001", nel dettaglio il prossimo 11 settembre il religioso ha invitato i suoi fedeli a "raccogliersi in preghiera per bruciare insieme in piazza una copia del Corano.

    Secondo padre Jones, è venuto il tempo di "lanciare un messaggio chiaro ai musulmani radicali" del mondo: "Sappiano che l'America non tollererà più la loro jihad - ha ribadito alla CNN -. Non vogliamo offendere nessuno. Ma dire che siamo offesi quando bruciano in piazza la nostra bandiera o la Bibbia. Loro non hanno problemi a farlo. Perché dovremmo averne noi?".

     

    Fonte

  • Addio Tony Curtis

    monica 5010 giorni fa

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    All'età di 85 anni è morto Tony Curtis. Ne ha dato notizia la figlia, Jamie Lee Curtis,  citata dal sito web "Et". Curtis, il cui vero nome era Bernard Schwartz, è passato alla storia, tra l'altro, per il suo ruolo nella commedia di Billy Wilder "A qualcuno piace caldo", in cui recitava al fianco di Jack Lemmon e Marilyn Monroe.

  • Scambia collirio con supercolla

    laibach 5002 giorni fa

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    Una signora anziana di Arizona ha rischiato di perdere la vista perché ha scambiato  un flaconcino della supercolla con il collirio!

    Dopo aver realizzato il terribile errore la donna ha immediatamente cercato di sciacquare  gli occhi con acqua fredda ma la supercolla aveva già cominciato a corrodere l'occhio e dopo pochi secondi aveva fatto presa sigillando la palpebra.

    Chiamato il pronto intervento, è stata trasportata d'urgenza in sala operatoria e solo grazie al tempestivo e delicato intervento di lavaggio oculare ha evitato il peggio.

  • HUMMER ELETTRICO

    Raul Bove 4995 giorni fa

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    Ed ecco a voi l'HUMMER ELETTRICO, LA RIVOLUZIONE passa per le batterie

    Non stiamo parlando dell'automobilina per i vostri bambini, ma di un importante segnale  che simboleggia il profondo cambiamento del mondo dell’automotive e della cultura americana delle quattro ruote. A maggio, al Society of Automotive Engineers World Congress di Detroit, Raser Technologies presenterà una versione a propulsione ibrida dell’iconico fuoristrada Hummer. Una conversione ecologica scioccante per il maggior rappresentante della cultura del “big is better”, versione civilizzata di un veicolo militare con pesi, dimensioni, motori e consumi esagerati per antonomasia.


    La cosa più curiosa è che non si tratterà di una vera e propria ibrida, ma di un veicolo elettrico extended range, cioè a trazione esclusivamente elettrica, con un motore termico avente l’unica funzione di ricaricare le batterie attraverso un generatore.


    Si tratta in pratica della stessa filosofia alla base del progetto Chevrolet Volt/Opel Ampera, che permette maggiore efficienza energetica e libertà nella disposizione degli organi meccanici sul pianale. Secondo le dichiarazioni, non ancora ufficializzate, l’Hummer dovrebbe consumare solo 2,35 l/100 km, contro i 15 attuali.

    Inoltre l’autonomia di 60 km esclusivamente a elettrico permetterebbe di viaggiare ad emissioni zero sulle brevi distanze.


    Ma la notizia più interessante, da approfondire a maggio, riguarda la flessibilità del progetto: alla Raser Technologies annunciano il sistema sviluppato sarà facilmente installabile su quasi tutti i veicoli attualmente in commercio, senza modifiche importanti. Di questa tecnologia potranno beneficiare anche i famigerati pick-up e SUV, spesso criticati per l’impatto ambientale, e tutti i “monster-truck” che oggi solcano le strade americane. E sembra essere un progetto totalmente americano.

    Questi sistema extended range è stato sviluppato apposta per i veicoli sopra citati, dotati di telaio portante a longheroni, e prevede modifiche applicabili alla meccanica d’origine.

    In pratica il motore a benzina non necessita interventi, sebbene sia auspicabile la sostituzione con un analogo di cilindrata minore, mentre l’elettrico viene “incastonato” al posto del cambio, che non serve più. I pacchi batterie vengono montati al posteriore negli spazi resi disponibili da un serbatoio benzina più piccolo. In questo modo l’ingombro totale non varia dopo la trasformazione e l’aumento di peso può venire compensato dall’adozione di un motore termico più piccolo.

    Un’idea semplice ma geniale che, se avrà un futuro, potrà davvero cambiare l’automotive americano e internazionale.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Pensiero del giorno

    laibach 5040 giorni fa

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    Grazie al Patto d'amicizia diventato legge nel 2008, l'Italia pagherà alla Libia 5 miliardi di dollari, per il risarcimento danni della  colonizzazione!

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  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3040 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3040 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Bere molto fa bene: un falso mito

    Giulia Freddi 3050 giorni fa

    Ce l'hanno più volte raccomandato di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno: secondo medici ed esperti fa bene alla salute e anche alla linea. Ma oggi una voce fuori dal coro arriva dalla Gran Bretagna. La dottoressa Margaret McCartney, medico generico a Glasgow, ha scritto sul British Medical Journey che sono tutte frottole.

    McCartney si scaglia contro l'NHS, il Sistema Sanitario Nazionale britannico, che, supportato da medici, raccomanda ufficialmente ai cittadini di consumare dai sei agli otto bicchieri di acqua al giorno: non solo non esistono evidenze scientifiche che collegano il maggior consumo d'acqua a un miglior stato di salute, afferma la dottoressa, ma può anche essere dannoso.

    bere molta acqua fa bene, vero o falso ?

    "Tra l'altro" conclude MacCartney "Gli studi dimostrano che nelle bottiglie d'acqua commerciali sono presenti sostanze chimiche disinfettanti molto dannose per la salute".

    Innanzitutto chi beve tanto dorme male, argomenta McCartney, perché è costretto ad alzarsi più volte durante la notte per andare in bagno. Alcuni studi dimostrano, inoltre, che troppa acqua può causare problemi renali, invece che prevenirli. Infine il consumo eccessivo di liquidi è in grado di provocare una patologia rara ma potenzialmente letale: l'iponatremia. "Si tratta di una diminuzione della concentrazione di sali minerali nell'organismo, dovuta al fatto che i reni non riescono a filtrare i liquidi in eccesso. Può portare, in casi estremi, a un rigonfiamento dei tessuti e del cervello" Spiega la ricercatrice, e cita il caso dell'attore Anthony Andrews colpito da iponatremia nel 2003 dopo aver, pare, bevuto troppa acqua durante le prove in teatro.

     

    C'è quindi da chiedersi: a chi giova spingere la gente a bere di più? Secondo Margaret McCartney si tratta di una strategia delle multinazionali che producono acqua in bottiglia, studiata per aumentare le vendite e i profitti.

     

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