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  • Tears For Fears - Woman In Chains

    Gustavo 3816 giorni fa nel gruppo VOGLIO TORNARE A SPERARE
    Music video by Tears For Fears performing Woman In Chains. (C) 1989 PolyGram Video International
  • La burocrazia frena la rateizzazione in 10 anni

    Gustavo 3811 giorni fa nel gruppo Equitalia class action

    #ffffff; float: none;">Era stato presentato in pompa magna come un provvedimento che avrebbe aiutato (finalmente) i debitori meno abbienti.

    #ffffff; float: none;">Era atteso, anzi attesissimo. Il decreto legge 69/13, il cosiddetto decreto “del fare” del Governo Letta prevedeva, fra le altre cose, novità nel piano di riscossione Equitalia, soprattutto per ciò che riguarda la rateizzazione.

    #ffffff; float: none;"> In part#ffffff;">icolare si era previsto un allungamento del piano di rateazione da 72 a 120 rate al mese. Perché ne parliamo all’imperfetto?
    Perché tale “ampliamento” ancora non è entrato in vigore perché manca... il decreto attuativo. Il Governo l’ha votato in tempi non sospetti (era il 21 giugno scorso) ma arrivati agli inizi di novembre risulta essere inapplicabile. Nulla di sorprendente visto che l’Italia è, per definizione, il Paese delle burocrazia e dei tempi lunghi, se non fosse che questa situazione danneggia non poco famiglie che attendevano questa novità con grande trepidazione visto che onorare i debiti, in tempi di crisi pesante come questi, sta diventando quasi impossibile.
    La richiesta di 120 rate Equitalia potrà essere chiesta una sola volta e a condizione che non sia intervenuta decadenza.
    Le rate Equitalia scadranno nel giorno di ciascun mese indicato nell’atto di accoglimento dell’istanza di rateazione. Si decadrà dalla rateazione solo in caso di mancato pagamento di 8 rate, anche se non consecutive e l’agente della riscossione non potrà iscrivere ipoteca in pendenza di cartella esattoriale pagata a rate.

    #ffffff;">Ma serve pazienza: pazienza che una famiglia schiacciata dai debiti non può avere.

  • 134.000 IMPRESE MORTE IN ITALIA

    Giovanni Piccoli 3788 giorni fa nel gruppo Politica ? vogliamo Rocco

    La crisi economica ha spazzato via in sei anni in Italia 134mila piccole imprese, artigiani e commercianti, le due principali categorie delle partite Iva. Lo afferma la Cgia di Mestre, che ha ricavato questo dato calcolando il saldo, nel periodo 2008-2013, tra aziende nuove nate e quelle che hanno cessato l’attivita’.

    Se tra i piccoli commercianti la ‘moria’ sfiora le 64 mila unita’, tra gli artigiani supera quota 70 mila. Sommando i risultati dell’una e dell’altra categoria all’appello mancano quasi 134mila piccole imprese. “A differenza dei lavoratori dipendenti – osserva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo cessa l’attivita’ non dispone di alcuna misura di sostegno al reddito.

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    Ad esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, gli artigiani e i commercianti non usufruiscono dell’indennita’ di disoccupazione e di alcuna forma di cassaintegrazione o di mobilita’ lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare”. Tra le ragioni che hanno portato i piccoli imprenditori ad abbassare la saracinesca, la Cgia ricorda il costo dell’energia elettrica, aumentato in sei anni del 21,3%, quello del gasolio (+23,3%), mentre la Pubblica amministrazione ha allungato i tempi di pagamento di 35 giorni.

    Altre concause, secondo la Cgia, derivano dalla situazione de credito: in questi sei anni – sottolineano gli artiginai mestrini – gli impieghi bancari alle imprese con meno di 20 addetti sono diminuiti del 10%. In termini assoluti cio’ corrisponde ad una contrazione dei prestiti erogati alle micro imprese pari a 17 miliardi di euro. Infine, le tasse e la burocrazia.

    Tra il 2008 e il 2013 la pressione fiscale in Italia e’ aumentata di 1,7 punti percentuali, toccando l’anno scorso il record del 44,3%.

  • L'ultima di Letta, TRATTENUTO DAL FISCO IL 20% DI OGNI BONIFICO DALL’ESTERO

    Gustavo 3788 giorni fa nel gruppo Politica ? vogliamo Rocco

    Il governo Letta prima di venire falciato da una raffica di mitra (politico) da Renzi, ha varato la norma secondo la quale le banche devono trattenere il 20% di ogni somma che viene pagata tramite bonifici dall’estero che abbiano natura diversa da quella reddituale (cioè di somme che non derivano da lavoro o attività commerciali).

    L’assunto dell’agenzia delle Entrate è quello di considerare ogni bonifico proveniente dall’estero e diretto ad una persona fisica italiana (o ad un ente non commerciale) come scaturito da investimenti detenuti all’estero o da attività estere di carattere finanziario. Chiunque non dichiari alla propria banca che i bonifici che riceve dall’estero non sono ricollegabili ad attività finanziarie, si vedrà addebitata un’aliquota del 20% alla fonte. Aliquota che finirà, tramite banca, nelle casse del fisco per poi essere scomputata in sede di dichiarazione annuale dei redditi.

    E’ importante sottolineare che tale trattenuta non si applica alle persone fisiche che ricevano bonifici nell’ambito della propria attività d’impresa o di lavoro autonomo e allorchè la riscossione non avvenga tramite l’intervento di un intermediario finanziario.

    LA DICHIARAZIONE PER L'ESENZIONE – La dichiarazione viene rilasciata preventivamente dal cliente, in forma libera, e deve attestare che i bonifici non costituiscano, nemmeno in parte, un reddito di capitale o un reddito diverso di fonte estera. In questo caso la ritenuta non viene applicata, ma la banca ha l’obbligo di segnalare all’Amministrazione Finanziaria il nominativo del cliente e l’ammontare dell’ accredito percepito. In linea teorica c’è tempo fino al 30 giugno 2014 per presentare la dichiarazione, ma in questo senso il provvedimento è piuttosto fumoso. La cosa migliore da fare è verificare con ogni singolo istituto di credito.

    Dunque in teoria se si prevede di ricevere bonifici dall’estero, per ogni bonifico bisogna andare in banca e fare una dichiararazione in forma libera (il come non si sa)  con cui si attesta che tale somma NON costituisca reddito di capitale.

    Ma voglio tradurre meglio la norma: il fisco italiano PRESUME che ogni bonifico che proviene dall’estero sia CAPITAL GAIN! e dunque applica un 20% di trattenuta e POI starà a VOI dimostrare che non è così.

    Molte banche italiane ovviamente brancolano nel buio, non hanno moduli per le dichiarazioni attestanti la NON natura reddituale delle somme bonificate dall’estero e capita che ti trattengano il 20%…. e poi si vedrà (cioè poi te la vedi tu col fisco).

    EnricoLetta

    I media sussidiati italiani ovviamente si guardano bene dal sollevare un caso nazionale, sia mai che una parte di questa estorsione vada a garantire ancora qualche aiuto di Stato.
    Ad ogni modo sapete cosa succederà? (e sta già succedendo). E’ facile.

    Che dopo un primo momento di follia ogni singolo cittadino italiano sta bloccando qualsiasi bonifico verso l’Italia e cercando metodi alternativi per ottenere il proprio denaro entro i confini nazionali. Altri cittadini italiani, più fortunati, stanno semplicemente accelerando il loro processo di delocalizzazione

    E comunque abbiamo un nuovo fantastico vincolo che distruggerà creazione di ricchezza PIL e magari qualche capitale in rientro. Purtroppo di pari passo con le necessità dello Stato verrà distrutta ogni libertà personale ad una ad una. Il mio profondo rispetto va a chi decide di rimanere in Italia (o non può proprio andare via), per tutti gli altri vi dico: FATE LE VALIGE il costo per rimanere si alza sempre di più, siamo solo all’antipasto.

    Siate Consapevoli, Siate Preparati.

  • 50mila denunce contro il governo per istigazione al suicidio

    Gustavo 3565 giorni fa nel gruppo Equitalia class action

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    Piu’ di 50mila denunce contro il governo per “istigazione al suicidio” sono state presentate in tutte le procure d’Italia dal Comitato art. 580 (l’articolo del codice penale che configura il reato). L’iniziativa e’ stata presentata oggi da un gruppo di imprenditori e di avvocati del comitato in una conferenza stampa al Senato, grazie all”ospitalità del Movimento 5 stelle.

    “In pochi giorni abbiamo ricevuto piu’ di 15mila adesioni sulla nostra pagina facebook – ha spiegato Antonio Corcione, promotore dell’iniziativa – ma il nostro lavoro e’ nato con l’emittente web che cerca ogni giorno di sostenere legalmente e psicologicamente tutte le persone in difficolta’, attraverso questo mezzo abbiamo raccolto centinaia di storie”. La via intrapresa e’ quella dell’esposto-querela.

    “Le prove ci sono – spiega Corcione – abbiamo lettere di suicidi in cui spiegano di essersi tolti la vita perche’ non riuscivano a mantenere la famiglia, alcuni che si erano rivolti alle istituzioni e ai comuni per un sostegno si sono sentiti dire: e’ meglio che non venite altrimenti vi tolgono i bambini”.

    Questa è la realtà !

     

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  • RAI3 - Report: il video sull’Aspartame che aprì gli occhi agli italiani

    Raul Bove 3891 giorni fa nel gruppo Dieta

    Che relazione c'è tra l'economia e la nostra salute? Se ne occupa Report, il programma di approfondimento di Milena Gabanelli in onda ogni domenica in prima serata su Rai3. Un tema che verrà affrontato a partire dalla storia esemplare di uno degli additivi più utilizzati nell' alimentazione, l'aspartame, il noto dolcificante artificiale. Autorizzato inizialmente solo per i prodotti destinati ai diabetici, in pochi anni il suo utilizzo si è diffuso in molti prodotti di largo consumo, come bevande dolci e yogurt. La puntata, dal titolo Dolce è la vita, con l'inchiesta di Sabrina Giannini ripercorre la storia di questo dolcificante, nato da un composto sperimentale per la cura dell'ulcera e rivelatosi in grado di dolcificare cibi e bibite con un potere dolcificante 200 volte superiore a quello dello zucchero. Un prodotto che sul mercato degli anni '80, con i problemi di obesità del popolo americano, avrebbe spopolato. La sostanza è una delle più controverse che sia mai stata immessa nel mercato mondiale: dichiarata innocua dagli organismi sanitari internazionali dopo anni di inchieste e verifiche, la sua attitudine a favorire l'insorgenza di patologie gravissime ha portato l'Istituto Ramazzini, il centro di ricerca sul cancro, a condurre un nuovo studio sull'aspartame, proposto in esclusiva da Report questa sera: la ricerca evidenzia come uno degli additivi che più di frequente è associato o sostituisce l'aspartame, il sucralosio, comporta un'elevata incidenza dei tumori nei topi. L'esempio di questo prodotto servirà per spiegare il sistema che regola la nostra sicurezza alimentare. Infatti le industrie, per inserire una nuova sostanza nel mercato alimentare, devono dimostrare a loro spese la sicurezza del prodotto finanziando le dovute ricerche. Un sistema che, tra conflitti di interesse e corruzione, mette in secondo piano la salute dei consumatori.

  • Divergent - Trailer italiano ufficiale #1 HD (First Look)

    Giovanni Piccoli 3734 giorni fa nel gruppo Passione Cinema

    Divergent. Al cinema dal 3 Aprile 2014 

     

    Tratto dal best seller di Veronica Roth, Divergent è un'emozionante avventura ambientata in un mondo futuristico, dove le persone sono divise in distinte fazioni sulla base delle loro personalità. Beatrice "Tris" Prior (Shailene Woodley) è una "divergente" e non può essere inserita in nessuno dei gruppi esistenti. Quando scopre una cospirazione per eliminare tutti i divergenti, deve capire perché essere diversi è così pericoloso e temibile, prima che sia troppo tardi.

  • Gruppo di Supporto - Guide

    ConnectU 5219 giorni fa

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  • Due giovani Austriache arruolate dall'ISIS, vogliono tornare in Austria

    Samra Kesinovic e Sabina Selimovic, le due giovani Austriache (minorenni di origine bosniaca ) arruolate nell'Isis vogliono tornare a casa. Il governo austriaco: "Impossibile - NON lo permetteremo"

    La voglia di unirsi alla guerra era stata talmente forte da spingerle a cambiare totalmente stile di vita. Ai genitori avevano lasciato semplicemente un bigliettino con scritto: “Non cercateci. Andremo a servire Allah e moriremo per lui”. Poi erano arrivate alcune foto sui social network a raccontare la loro nuova identità: circondate da uomini armati, le immagini le mostravano soddisfatte, con il velo e con i kalashnikov in mano. Secondo le autorità austriache, però, le foto non rappresenterebbero le ragazzine: si è scoperto, infatti, che circolavano in rete da anni. I guerriglieri dell'Isis le avrebbero usate per spingere altre giovani occidentali ad unirsi alla battaglia.

    giovani ragazze arruolate dall'ISIS

    Il ministero degli Interni austriaco ha specificato che "quando si lascia l'Austria in questi termini è quasi impossibile tornare". Intanto, le autorità stanno indagando su cosa abbia potuto portare le due giovani adolescenti a "radicalizzarsi" in questo modo. La polizia cerca chi potrebbe averle invogliate a partecipare alla guerra e chi le ha aiutate materialmente ad affrontare il viaggio. Si cerca una pista per capire come due adolescenti occidentali possano aver avuto voglia di abbandonare tutto per imbracciare un kalashnikov.

  • Genova: Poliziotto ad un angelo del fango: Mantieni le distanze o ti arresto

    Giovanni Piccoli 3548 giorni fa nel gruppo Politica ? vogliamo Rocco

    Momenti di tensione ieri in Corso Buenos Aires tra i volontari che spalavano e degli agenti della Polizia. Tutto è nato da una battuta di alcuni ragazzi non recepita come tale dagli agenti.

    E questa è la gente che dovrebbe difenderci ?
    se non vi piace il vostro lavoro, date le dimissioni e andate a riempire le liste dei senza lavoro !

    QUESTA E' UNA DELLE SCENE CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO VEDERE IN QUESTI TERRIBILI GIORNI DI  GENOVA, MA PER DOVERE DI CRONACA DEVE ESSERE ANNOVERATA TRA LE VERGOGNE 

    leggi anche polizia italiana esegesi di un fallimento

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