#ffffff; float: none;">Era stato presentato in pompa magna come un provvedimento che avrebbe aiutato (finalmente) i debitori meno abbienti.
#ffffff; float: none;">Era atteso, anzi attesissimo. Il decreto legge 69/13, il cosiddetto decreto “del fare” del Governo Letta prevedeva, fra le altre cose, novità nel piano di riscossione Equitalia, soprattutto per ciò che riguarda la rateizzazione.
#ffffff; float: none;"> In part#ffffff;">icolare si era previsto un allungamento del piano di rateazione da 72 a 120 rate al mese. Perché ne parliamo all’imperfetto?
Perché tale “ampliamento” ancora non è entrato in vigore perché manca... il decreto attuativo. Il Governo l’ha votato in tempi non sospetti (era il 21 giugno scorso) ma arrivati agli inizi di novembre risulta essere inapplicabile. Nulla di sorprendente visto che l’Italia è, per definizione, il Paese delle burocrazia e dei tempi lunghi, se non fosse che questa situazione danneggia non poco famiglie che attendevano questa novità con grande trepidazione visto che onorare i debiti, in tempi di crisi pesante come questi, sta diventando quasi impossibile.
La richiesta di 120 rate Equitalia potrà essere chiesta una sola volta e a condizione che non sia intervenuta decadenza.
Le rate Equitalia scadranno nel giorno di ciascun mese indicato nell’atto di accoglimento dell’istanza di rateazione. Si decadrà dalla rateazione solo in caso di mancato pagamento di 8 rate, anche se non consecutive e l’agente della riscossione non potrà iscrivere ipoteca in pendenza di cartella esattoriale pagata a rate.
#ffffff;">Ma serve pazienza: pazienza che una famiglia schiacciata dai debiti non può avere.
La crisi economica ha spazzato via in sei anni in Italia 134mila piccole imprese, artigiani e commercianti, le due principali categorie delle partite Iva. Lo afferma la Cgia di Mestre, che ha ricavato questo dato calcolando il saldo, nel periodo 2008-2013, tra aziende nuove nate e quelle che hanno cessato l’attivita’.
Se tra i piccoli commercianti la ‘moria’ sfiora le 64 mila unita’, tra gli artigiani supera quota 70 mila. Sommando i risultati dell’una e dell’altra categoria all’appello mancano quasi 134mila piccole imprese. “A differenza dei lavoratori dipendenti – osserva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo cessa l’attivita’ non dispone di alcuna misura di sostegno al reddito.
Ad esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, gli artigiani e i commercianti non usufruiscono dell’indennita’ di disoccupazione e di alcuna forma di cassaintegrazione o di mobilita’ lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare”. Tra le ragioni che hanno portato i piccoli imprenditori ad abbassare la saracinesca, la Cgia ricorda il costo dell’energia elettrica, aumentato in sei anni del 21,3%, quello del gasolio (+23,3%), mentre la Pubblica amministrazione ha allungato i tempi di pagamento di 35 giorni.
Altre concause, secondo la Cgia, derivano dalla situazione de credito: in questi sei anni – sottolineano gli artiginai mestrini – gli impieghi bancari alle imprese con meno di 20 addetti sono diminuiti del 10%. In termini assoluti cio’ corrisponde ad una contrazione dei prestiti erogati alle micro imprese pari a 17 miliardi di euro. Infine, le tasse e la burocrazia.
Tra il 2008 e il 2013 la pressione fiscale in Italia e’ aumentata di 1,7 punti percentuali, toccando l’anno scorso il record del 44,3%.
Il governo Letta prima di venire falciato da una raffica di mitra (politico) da Renzi, ha varato la norma secondo la quale le banche devono trattenere il 20% di ogni somma che viene pagata tramite bonifici dall’estero che abbiano natura diversa da quella reddituale (cioè di somme che non derivano da lavoro o attività commerciali).
L’assunto dell’agenzia delle Entrate è quello di considerare ogni bonifico proveniente dall’estero e diretto ad una persona fisica italiana (o ad un ente non commerciale) come scaturito da investimenti detenuti all’estero o da attività estere di carattere finanziario. Chiunque non dichiari alla propria banca che i bonifici che riceve dall’estero non sono ricollegabili ad attività finanziarie, si vedrà addebitata un’aliquota del 20% alla fonte. Aliquota che finirà, tramite banca, nelle casse del fisco per poi essere scomputata in sede di dichiarazione annuale dei redditi.
E’ importante sottolineare che tale trattenuta non si applica alle persone fisiche che ricevano bonifici nell’ambito della propria attività d’impresa o di lavoro autonomo e allorchè la riscossione non avvenga tramite l’intervento di un intermediario finanziario.
LA DICHIARAZIONE PER L'ESENZIONE – La dichiarazione viene rilasciata preventivamente dal cliente, in forma libera, e deve attestare che i bonifici non costituiscano, nemmeno in parte, un reddito di capitale o un reddito diverso di fonte estera. In questo caso la ritenuta non viene applicata, ma la banca ha l’obbligo di segnalare all’Amministrazione Finanziaria il nominativo del cliente e l’ammontare dell’ accredito percepito. In linea teorica c’è tempo fino al 30 giugno 2014 per presentare la dichiarazione, ma in questo senso il provvedimento è piuttosto fumoso. La cosa migliore da fare è verificare con ogni singolo istituto di credito.
Dunque in teoria se si prevede di ricevere bonifici dall’estero, per ogni bonifico bisogna andare in banca e fare una dichiararazione in forma libera (il come non si sa) con cui si attesta che tale somma NON costituisca reddito di capitale.
Ma voglio tradurre meglio la norma: il fisco italiano PRESUME che ogni bonifico che proviene dall’estero sia CAPITAL GAIN! e dunque applica un 20% di trattenuta e POI starà a VOI dimostrare che non è così.
Molte banche italiane ovviamente brancolano nel buio, non hanno moduli per le dichiarazioni attestanti la NON natura reddituale delle somme bonificate dall’estero e capita che ti trattengano il 20%…. e poi si vedrà (cioè poi te la vedi tu col fisco).
I media sussidiati italiani ovviamente si guardano bene dal sollevare un caso nazionale, sia mai che una parte di questa estorsione vada a garantire ancora qualche aiuto di Stato.
Ad ogni modo sapete cosa succederà? (e sta già succedendo). E’ facile.
Che dopo un primo momento di follia ogni singolo cittadino italiano sta bloccando qualsiasi bonifico verso l’Italia e cercando metodi alternativi per ottenere il proprio denaro entro i confini nazionali. Altri cittadini italiani, più fortunati, stanno semplicemente accelerando il loro processo di delocalizzazione
E comunque abbiamo un nuovo fantastico vincolo che distruggerà creazione di ricchezza PIL e magari qualche capitale in rientro. Purtroppo di pari passo con le necessità dello Stato verrà distrutta ogni libertà personale ad una ad una. Il mio profondo rispetto va a chi decide di rimanere in Italia (o non può proprio andare via), per tutti gli altri vi dico: FATE LE VALIGE il costo per rimanere si alza sempre di più, siamo solo all’antipasto.
Siate Consapevoli, Siate Preparati.
Piu’ di 50mila denunce contro il governo per “istigazione al suicidio” sono state presentate in tutte le procure d’Italia dal Comitato art. 580 (l’articolo del codice penale che configura il reato). L’iniziativa e’ stata presentata oggi da un gruppo di imprenditori e di avvocati del comitato in una conferenza stampa al Senato, grazie all”ospitalità del Movimento 5 stelle.
“In pochi giorni abbiamo ricevuto piu’ di 15mila adesioni sulla nostra pagina facebook – ha spiegato Antonio Corcione, promotore dell’iniziativa – ma il nostro lavoro e’ nato con l’emittente web che cerca ogni giorno di sostenere legalmente e psicologicamente tutte le persone in difficolta’, attraverso questo mezzo abbiamo raccolto centinaia di storie”. La via intrapresa e’ quella dell’esposto-querela.
“Le prove ci sono – spiega Corcione – abbiamo lettere di suicidi in cui spiegano di essersi tolti la vita perche’ non riuscivano a mantenere la famiglia, alcuni che si erano rivolti alle istituzioni e ai comuni per un sostegno si sono sentiti dire: e’ meglio che non venite altrimenti vi tolgono i bambini”.
Questa è la realtà !
Il tutto inizio' con Angela Celentano, scomparsa oramai da 15 anni. Poi si passo' a Denise Pipitone splendida bambina dagli occhi dolci di cui non è rimasta traccia
Procedendo con Elisa Claps che è stata cercata sino in Tibet, quando invece si trovava nel sottotetto della chiesa, vicino a casa !!
Senza parlare degli omicidi irrisolti quali quello di Cogne, ed ancor prima il delitto di Via Poma, negli ultimi tempi, la povera Sarah Scazzi e Yara Gambirasio per finire, con le gemelline svizzere, e Daniel Busetti, il ventenne bergamasco scomparso nei giorni scorsi .
Le nostre Forze di Pubblica Sicurezza si rivelano TOTALMENTE INCAPACI, senza uno schema ben delineato per procedere a qualsivoglia tipo di indagine. Quando poi, ciliegina sulla torta, arrivano i RIS, i RAS, e i RUSS (che prima o poi arriveranno) tutto è a soqquadro, le tracce prevalenti sono quelle dell'appuntato Gargiulo, che si è mangiato il panino alla mortadella in prossimità dei cadaveri.
I RIS oltre ai loro mirabolati CANI MOLECOLARI, fatti giungere dal sud dalla Confederazione Helvetica, incapaci di ritrovare un cadavere putrefatto da tre mesi, a poco più di 150 metri dalla propria sede, cosa sanno fare ?
Vengono avvallate ipotesi quantomento balzane, cercando gli spariti, tra il Friuli ed il Molise, con dispendio di 5/600 miserabili omuncoli della protezione civile, più interessati alle tette dell'Adalgisa, che alla reale ricerca dello scomparso, i quali, dopo essere passati a poco più di un metro dal cadavere, aspettano la serata per le grandi mangiate di pasta e fagioli giunte dalla Val Passiria, preparati dalla locale sede della Lega Nord.
Ora vi sembra questo il modo di condurre un indagine ??
Esimio Appuntato Gargiulo, dal folto pizzetto, quali mirabolanti studi ci vogliono per capire che non è stata Al Qaeda o i marziani a rapire un ragazzo/a di Bergamo piuttosto che di Roma.
Cosa vi insegnano ai RIS, a giocare al piccolo chimico ?
O forse sei più preoccupato a curare la tua folta peluria e alle corna che donna Addolorata potrebbe metterti con il tuo collega, che non di effettuare una reale ricerca !!
Siete un fallimento sotto ogni profilo, qualsiasi paga vi diano è immeritata , e poi sarebbe interessante capire chi è che vi comanda: Topo Gigio ?
In conclusione, questo è l'elenco delle 950 persone scomparse negli ultimi tempi, quanti di questi siete riusciti, o riuscirete mai a ritrovare ??
VERGOGNA !
associazione asnoss mi piace 4447 giorni fa
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Gustavo mi piace 3562 giorni fa
Carlo Verrati mi piace 4452 giorni fa
La voglia di unirsi alla guerra era stata talmente forte da spingerle a cambiare totalmente stile di vita. Ai genitori avevano lasciato semplicemente un bigliettino con scritto: “Non cercateci. Andremo a servire Allah e moriremo per lui”. Poi erano arrivate alcune foto sui social network a raccontare la loro nuova identità: circondate da uomini armati, le immagini le mostravano soddisfatte, con il velo e con i kalashnikov in mano. Secondo le autorità austriache, però, le foto non rappresenterebbero le ragazzine: si è scoperto, infatti, che circolavano in rete da anni. I guerriglieri dell'Isis le avrebbero usate per spingere altre giovani occidentali ad unirsi alla battaglia.
Il ministero degli Interni austriaco ha specificato che "quando si lascia l'Austria in questi termini è quasi impossibile tornare". Intanto, le autorità stanno indagando su cosa abbia potuto portare le due giovani adolescenti a "radicalizzarsi" in questo modo. La polizia cerca chi potrebbe averle invogliate a partecipare alla guerra e chi le ha aiutate materialmente ad affrontare il viaggio. Si cerca una pista per capire come due adolescenti occidentali possano aver avuto voglia di abbandonare tutto per imbracciare un kalashnikov.
Momenti di tensione ieri in Corso Buenos Aires tra i volontari che spalavano e degli agenti della Polizia. Tutto è nato da una battuta di alcuni ragazzi non recepita come tale dagli agenti.
E questa è la gente che dovrebbe difenderci ?
se non vi piace il vostro lavoro, date le dimissioni e andate a riempire le liste dei senza lavoro !
QUESTA E' UNA DELLE SCENE CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO VEDERE IN QUESTI TERRIBILI GIORNI DI GENOVA, MA PER DOVERE DI CRONACA DEVE ESSERE ANNOVERATA TRA LE VERGOGNE
leggi anche polizia italiana esegesi di un fallimento
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