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  • La Relazione Sociale Conflittuale

    Fai Informazione 2675 giorni fa nel gruppo VOGLIO TORNARE A SPERARE

    Il sociologo Max Weber definisce la relazione sociale come " il comportamento reciproco di più individui che regolano la loro condotta gli uni in relazione degli altri e si orientano di conseguenza".

    La vita è una serie di eventi con rapporti di reciprocità tra l'essere umano ed il suo contorno sociale.

    L'uomo non può vivere isolato. Dalla nascita fino alla morte, la sua vita si svolge in un campo sociale sotto forma di coesistenza con gli altri (famiglia, scuola, lavoro matrimonio, ecc.). E stato detto " nessuno è un isola ".
    Se chiedete a qualcuno di parlarvi di se stesso, parlerà di tutti tranne che di lui : - mia madre è segretaria, mio padre à rappresentante. Ho due sorelle ed ho studiato nel tal liceo ecc.

    Rapporti conflittuali

    Da ciò che vi dice degli altri indovinate i suoi gusti, i suoi desideri e le sue paure.
    Egli è sede di relazioni che partono da lui o tendono a lui, e non è un'entità isolata.
    Entrare in contatto con i nostri simili, ascoltarli, parlarci è una necessità. Persone che vivono un'esistenza isolata costituiscono eccezioni molto rare ed anormali che confermano la regola.

    Per crescere bene, il bambino deve relazionarsi con altri, è la condizio sine qua non per la sua sopravivenza. 
    Riconoscendo la loro esistenza, il bambino arriva a percepire se stesso in quanto persona indipendente e responsabile.
    Adamo non ha potuto considerarsi una persona, un io, finchè Dio non gli ha portato Eva.

    Baruffe

    Senza relazioni non c'è né essere né divenire; da esse dipende la sopravivenza.
    Persone divorziate, celibi o anziane confessano " Muoio di solitudine ".
    Il conflitto è una relazione sociale, costituisce una forma particolare di tutta questa rete di relazioni. Secondo Weber, se la relazione sociale è un comportamento reciproco tra più individui, esso può esprimersi sotto forma di intesa e di amore, od al contrario, di disaccordo e di odio.

    In un conflitto sono necessariamente implicate due persone, esso è quindi proprio una relazione sociale.
    Tutto può diventare oggetto di disaccordo e questo può nascere in una qualunque relazione interpersonale, esso è dunque inerente ad ogni gruppo o sistema sociale, esattamente come lo sono l'intesa e l'armonia.
    Il conflitto è un fenomeno inerente ad ogni società o comunità, una componente naturale e normale delle relazioni umane.
    I conflitti sono dunque inevitabili.
    La nostra esistenza è fatta di molteplici relazioni.

    Si vorrebbe vivere in pace con tutti, ma la coesistenza è sempre problematica. Non possiamo vivere da soli, ma ci è difficile vivere insieme." L'uomo cerca l'uomo e lo fugge " Abbiamo bisogno che gli altri ci accettino ma, poichè siamo tutti diversi, inevitabilmente nascono dei contrasti.
    Qualunque sia il grado di amore, rispetto, compatibilità, vicinanza tra due persone, ci saranno sempre momenti in cui le loro azioni, i loro bisogni, i loro sentimenti, i loro pensieri si scontreranno. E' impossibile che due individui siano simili a tal punto da pensare, sentire od agire sempre in maniera identica.
    Durante la nostra vita ci scontriamo proprio con quelli a cui siamo legati molto strettamente, in famiglia od al lavoro, negli svaghi ecc.

    Il conflitto, questa relazione sociale normale ed inevitabile, si manifesta in noi, nel tempo e nello spazio, ci sono sempre state cause di conflitti in tutti i campi.
    Se apriamo un libro di storia, notiamo che da sempre la legge della giungla, la legge del più forte è stata la regola, anche se non risolve niente e non genera mai niente di buono.
    Nei rapporti tra paesi, molti di loro non hanno saputo risolvere i conflitti pacificamente, lo hanno fatto molto più spesso con la violenza.
    Persino nel XX secolo, nonostante una società più tecnologicamente avanzata, non ci sono stati molti progressi nell'arte di vivere gli uni con gli altri.
    Si dice che tutti non possono avere diritto a tutto nello stesso momento e quindi questa selezione sociale è eterna. 
    I conflitti riguardano tutti gli ambiti della vita, poichè le poste in gioco, i motivi, le cause dei conflitti sono molto diversi, nascono situazioni di vario genere tra persone, opinioni, interessi, autorità, necessità, teorie ecc.

    Resta il fatto che questo è altamente demenziale per l'umanità tutta, dimostrando che la razionalità umana è succube di interessi economici fin dall'invenzione della moneta che ha schiavizzato non solo l'uomo ma anche il comportamento sociale.

  • La Relazione Sociale Conflittuale

    Fai Informazione 2675 giorni fa nel gruppo VOGLIO TORNARE A SPERARE

    Il sociologo Max Weber definisce la relazione sociale come " il comportamento reciproco di più individui che regolano la loro condotta gli uni in relazione degli altri e si orientano di conseguenza".

    La vita è una serie di eventi con rapporti di reciprocità tra l'essere umano ed il suo contorno sociale.

    L'uomo non può vivere isolato. Dalla nascita fino alla morte, la sua vita si svolge in un campo sociale sotto forma di coesistenza con gli altri (famiglia, scuola, lavoro matrimonio, ecc.). E stato detto " nessuno è un isola ".
    Se chiedete a qualcuno di parlarvi di se stesso, parlerà di tutti tranne che di lui : - mia madre è segretaria, mio padre à rappresentante. Ho due sorelle ed ho studiato nel tal liceo ecc.

    Rapporti conflittuali

    Da ciò che vi dice degli altri indovinate i suoi gusti, i suoi desideri e le sue paure.
    Egli è sede di relazioni che partono da lui o tendono a lui, e non è un'entità isolata.
    Entrare in contatto con i nostri simili, ascoltarli, parlarci è una necessità. Persone che vivono un'esistenza isolata costituiscono eccezioni molto rare ed anormali che confermano la regola.

    Per crescere bene, il bambino deve relazionarsi con altri, è la condizio sine qua non per la sua sopravivenza. 
    Riconoscendo la loro esistenza, il bambino arriva a percepire se stesso in quanto persona indipendente e responsabile.
    Adamo non ha potuto considerarsi una persona, un io, finchè Dio non gli ha portato Eva.

    Baruffe

    Senza relazioni non c'è né essere né divenire; da esse dipende la sopravivenza.
    Persone divorziate, celibi o anziane confessano " Muoio di solitudine ".
    Il conflitto è una relazione sociale, costituisce una forma particolare di tutta questa rete di relazioni. Secondo Weber, se la relazione sociale è un comportamento reciproco tra più individui, esso può esprimersi sotto forma di intesa e di amore, od al contrario, di disaccordo e di odio.

    In un conflitto sono necessariamente implicate due persone, esso è quindi proprio una relazione sociale.
    Tutto può diventare oggetto di disaccordo e questo può nascere in una qualunque relazione interpersonale, esso è dunque inerente ad ogni gruppo o sistema sociale, esattamente come lo sono l'intesa e l'armonia.
    Il conflitto è un fenomeno inerente ad ogni società o comunità, una componente naturale e normale delle relazioni umane.
    I conflitti sono dunque inevitabili.
    La nostra esistenza è fatta di molteplici relazioni.

    Si vorrebbe vivere in pace con tutti, ma la coesistenza è sempre problematica. Non possiamo vivere da soli, ma ci è difficile vivere insieme." L'uomo cerca l'uomo e lo fugge " Abbiamo bisogno che gli altri ci accettino ma, poichè siamo tutti diversi, inevitabilmente nascono dei contrasti.
    Qualunque sia il grado di amore, rispetto, compatibilità, vicinanza tra due persone, ci saranno sempre momenti in cui le loro azioni, i loro bisogni, i loro sentimenti, i loro pensieri si scontreranno. E' impossibile che due individui siano simili a tal punto da pensare, sentire od agire sempre in maniera identica.
    Durante la nostra vita ci scontriamo proprio con quelli a cui siamo legati molto strettamente, in famiglia od al lavoro, negli svaghi ecc.

    Il conflitto, questa relazione sociale normale ed inevitabile, si manifesta in noi, nel tempo e nello spazio, ci sono sempre state cause di conflitti in tutti i campi.
    Se apriamo un libro di storia, notiamo che da sempre la legge della giungla, la legge del più forte è stata la regola, anche se non risolve niente e non genera mai niente di buono.
    Nei rapporti tra paesi, molti di loro non hanno saputo risolvere i conflitti pacificamente, lo hanno fatto molto più spesso con la violenza.
    Persino nel XX secolo, nonostante una società più tecnologicamente avanzata, non ci sono stati molti progressi nell'arte di vivere gli uni con gli altri.
    Si dice che tutti non possono avere diritto a tutto nello stesso momento e quindi questa selezione sociale è eterna. 
    I conflitti riguardano tutti gli ambiti della vita, poichè le poste in gioco, i motivi, le cause dei conflitti sono molto diversi, nascono situazioni di vario genere tra persone, opinioni, interessi, autorità, necessità, teorie ecc.

    Resta il fatto che questo è altamente demenziale per l'umanità tutta, dimostrando che la razionalità umana è succube di interessi economici fin dall'invenzione della moneta che ha schiavizzato non solo l'uomo ma anche il comportamento sociale.

    Antonio Diana 3359 giorni fa
    E' il mio 1° scritto, aiutatemi a poter introdurre qualche argomento importante da discutere e proporre soluzioni a qualche problema

    Giulia Freddi 3211 giorni fa
    che ha stasera CU ? è incartato ?

    Gustavo 3210 giorni fa
    Mi pare di vivere <una giornata uggiosa>
  • La Terra in pericolo: in arrivo asteroidi il 22 e 28 settembre

    Giovanni Piccoli 3208 giorni fa nel gruppo 2012 ecchissenefrega !

    "La Terra potrebbe essere spazzata via da un meteorite tra meno di una settimana".
    Questa è la tesi choc provienente da un gruppo di scienziati al cui comando vi è  il professor Robert Walsh, Executive Director della ricerca alla University of Central Lancashire, nel Regno Unito. 


    Come riporta il Mirror, lo studioso sostiene che ci potrebbe essere un pericolo imminente per tutto il nostro pianeta e dunque per le la continuazione della specie umana.

    pericolo asteroide

    La ricerca non fissa una data precisa per la presunta apocalisse, che però, a detta dei ricercatori potrebbe avvenire tra il 22 e il 28 settembre prossimi. In quei giorni la Terra infatti potrebbe essere soggetta a una pioggia di meteoriti, terremoti e tnunami.

    Secondo il professor Walsh il pericolo sarebbe reale, dal momento che nel corso dei millenni il nostro pianeta sarebbe stato colpito più volte dameteoriti giganti. Come quello che avrebbe causato l'estinzione dei dinosauri.

    Non è tutto. Il docente inglese fa riferimento all'asteroide che cadde in Siberia nel 2013, dando vita a uno spettacolo senza precedenti.

    Malgrado cio' la Nasa non è affatto d'accordo con la teoria del professor Walsh. Anzi.
    Smentiscono categoricamente le previsioni apocalittiche, affermando che se nelle vicinanze ci fosse davvero un asteroide talmente grande da distruggere la Terra, gli strumenti in possesso dell'agenzia spaziale Americana lo avrebbero già rilevato.
    A loro dire, pericolo scampato.

    Staremo a vedere

  • Aumenta il tetto del contante fino a 3000 euro

    Gustavo 3190 giorni fa nel gruppo Politica ? vogliamo Rocco

    Ricordate la sinistra dura e pura anti-evasione, quella che voleva abolire l'uso del contanteper prevenire possibili abusi?

    Ma sì, quella che dava dell'evasore a chiunque si opponesse all'innalzamento del tetto ai pagamenti in contante e che ricordava come all'estero si potesse pagare col bancomat anche un caffè.

    limite contanti a 3000 euro

    Bene, ora il governo starebbe seriamente studiando la possibilità di innalzare la soglia di utilizzo del contante da mille a tremila euro. Era stato Mario Monti, in piena austerity, ad abbassare quel tetto che fino al 2008 era fermo a 12.500 euro.

    A rivelare il retroscena è Repubblica, che però lo nasconde tra le pagine interne della sezione economica. Tra i più inclini a far approvare il provvedimento, spiega il quotidiano di Ezio Mauro, ci sarebbero i componenti centristi della maggioranza, in forte pressing anche per l'imminente inizio del Giubileo.

    Albergatori e ristoratori della Capitale avrebbero chiesto un innalzamento del tetto per facilitare i pagamenti dei turisti stranieri che affluiranno nella capitale per l'Anno Santo.

    Va notato, conclue infine Repubblica, che in Europa ben undici nazioni, tra cui Germania e Paesi Bassi, non hanno alcuna limitazione all'uso del contante; in Francia e in Spagna, ad esempio, un limite c'è, ma molto più alto. A Parigi la soglia è di tremila euro, a Madrid di duemila e cinquecento.


  • Pagare le Rate non sblocca più l'auto

    Gustavo 3172 giorni fa nel gruppo Equitalia class action

    La concessa dilazione con Equitalia non blocca più il fermo auto

     fermo amministrativo auto

    Le nuove rateazioni non fermano più le ganasce fiscali: il fermo rimane fino al pagamento dell’ultima rata.

    Addio alla possibilità di ottenere la cancellazione del fermo auto iscritto da Equitalia chiedendo la rateazione delle cartelle esattoriali notificate al contribuente, come è stato sino ad oggi (la cancellazione avveniva a partire dal pagamento della prima rata): con le nuove regole sulla riforma della riscossione esattoriale [1], appena approvate dal Governo, il fermo rimane fino al versamento dell’ultima rata della dilazione. Con la conseguenza che, per esempio, in caso di rateazione a 6 anni (72 rate), per tutto questo tempo il debitore non potrà più utilizzare la propria auto. Vediamo meglio di che si tratta. Con il decreto attuativo della delega fiscale, entrato in vigore lo scorso 22 ottobre 2015, le nuove dilazioni non bloccano più le ganasce fiscali: l’ammissione (o, anche, la riammissione) alla dilazione da parte di Equitalia e il contestuale pagamento della prima rata non consentono di ottenere la rimozione del fermo amministrativo già disposto sull’automobile di proprietà del contribuente, il quale non potrà circolare con il veicolo sottoposto alla misura cautelare (salvo dimostri che il mezzo gli serve per lavoro e non è possibile l’utilizzo dei mezzi pubblici). La cancellazione del fermo auto avverrà soltanto dopo il pagamento integrale del debito. La conseguenza però potrebbe essere svantaggiosa anche per la stessa Equitalia. Difatti, dopo tutto questo tempo, il mezzo, oltre a perdere di valore, potrebbe presentare problemi di funzionamento: situazione fortemente disincentivante, che potrebbe indurre a rinunciare alla stessa rateazione e a non pagare l’intero debito. Non sono pochi i casi, infatti, in cui il contribuente chiede la rateazione solo al fine di poter tornare a circolare con il veicolo sottoposto a fermo. E se è vero che, invece, oggi non potrà più farlo, questi potrebbe essere tentato di acquistare una nuova auto, essendo difficile – e improbabile – che il fermo venga iscritto anche su quest’ultima nel caso di debiti di basso importo. Difatti, in base ad alcune direttive interne (che, tuttavia, non costituendo legge non sono azionabili davanti al giudice non garantendo diritti soggettivi al cittadino), per debiti inferiori a 2.000 euro, Equitalia dovrebbe iscrivere il fermo su un solo veicolo del debitore; per debiti di valore compreso tra 2.000 e 10.000 euro, su un massimo di 10 veicoli e, infine, per debiti di valore superiore a 10.000 euro, su tutti i veicoli del debitore.

    Viceversa, se al momento della richiesta di rateazione del debito Equitalia non ha ancora iscritto il fermo auto, con l’accettazione dell’istanza da parte dell’ufficio la misura cautelare non potrà più essere posta per tutta la durata della dilazione (salvo sopraggiungano altri e nuovi debiti). Il che potrebbe rendere consigliabile di presentare la domanda di rateazione immediatamente, ossia già alla notifica della cartella, senza attendere che Equitalia compia il successivo passo (pignoramento, fermo o ipote

  • WhatsApp nuovamente GRATIS

    lilian 3089 giorni fa nel gruppo Trucchi e News sulla Tecnologia

    La software house acquisita da Facebook ritorna gratuita dopo alcuni anni in cui si richiedeva un obolo di BEN 89 centesimi.

    La App di chat online, che ha oltre 900 milioni di utenti nel mondo, ha annunciato di rinunciare all'abbonamento oltre a non aver intenzione di sfruttare pubblicità di altro genere per generare entrate.

    Saranno invece introdotti un po' alla volta degli strumenti che permetteranno agli utenti di comunicare con imprese e organizzazioni per mezzo della piattaforma stessa in modo da mettersi in diretta concorrenza con sms e telefono.

    L'annuncio viene dallo stesso, Jan Koum, fondatore dell'azienda, durante una conferenza stampa: niente 0,89 euro l'anno per WhatsApp, che era inteso quale aiuto per il sostentamento del servizio.
    lo riconoscono loro stessi che l'idea di farsi pagare non ha funzionato, non per tutti almeno.

    whatsapp 89 89 centesimi

    A questo punto però un dubbio ci attanaglia

    a cosa serve avere un telefono da 900 Euro quanto non si hanno 90 cent per l'abbonamento a WhatsApp ?

    ai posteri l'ardua sentenza

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