Accedi

Risultati per "no"

Commenti

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3048 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Coca Cola e Pepsi cambieranno colore ?

    laibach 4767 giorni fa nel gruppo Coca Cola Fan

    Una ricerca scopre due sostanze cancerogene nella colorazione marrone di alcune bibite

    image


    Il colore della Coca Cola e della Pepsi potrebbe cambiare, per via della richiesta di messa al bando di due coloranti al caramello che le bevande contengono.

    Cancro da bere? - L’organizzazione ha scoperto che la reazione chimica utilizzata per colorare le due bevande, il cui colore caramellato si ottiene industrialmente facendo reagire lo zucchero con ammoniaca e solfati, sarebbe pericolosa per la salute. Infatti il risultato sono due specifiche sostanze: 2-methylimidazole (2-MEI) e 4-methylimidazole (4-MEI), i cui effetti cancerosi sono comprovati dalla letteratura scientifica e dagli esperimenti di laboratorio sulle cavie animali: causano leucemia, cancro al fegato, ai polmoni e alla tiroide. Per cui potrebbero risultare pericolosi anche per l’uomo.

    I ricercatori dell’Università della California hanno sperimentato le due bevande, trovando alti livelli di 2-MI and 4-MI in 5 marche di cola, non solo Pepsi e Coca Cola, ma anche in altri diffusi brand di bevande. Il CSPI a quel punto ha inviato un esposto alla potente Food & Drug Administration americana, che giudica la materia, così che possano essere messe al bando le due sostanze utilizzate durante la produzione industriale delle bibite.

     

    Fonte: jacktech.it

  • Coca Cola e Pepsi cambieranno colore ?

    laibach 4767 giorni fa nel gruppo Coca Cola Fan

    Una ricerca scopre due sostanze cancerogene nella colorazione marrone di alcune bibite

    image


    Il colore della Coca Cola e della Pepsi potrebbe cambiare, per via della richiesta di messa al bando di due coloranti al caramello che le bevande contengono.

    Cancro da bere? - L’organizzazione ha scoperto che la reazione chimica utilizzata per colorare le due bevande, il cui colore caramellato si ottiene industrialmente facendo reagire lo zucchero con ammoniaca e solfati, sarebbe pericolosa per la salute. Infatti il risultato sono due specifiche sostanze: 2-methylimidazole (2-MEI) e 4-methylimidazole (4-MEI), i cui effetti cancerosi sono comprovati dalla letteratura scientifica e dagli esperimenti di laboratorio sulle cavie animali: causano leucemia, cancro al fegato, ai polmoni e alla tiroide. Per cui potrebbero risultare pericolosi anche per l’uomo.

    I ricercatori dell’Università della California hanno sperimentato le due bevande, trovando alti livelli di 2-MI and 4-MI in 5 marche di cola, non solo Pepsi e Coca Cola, ma anche in altri diffusi brand di bevande. Il CSPI a quel punto ha inviato un esposto alla potente Food & Drug Administration americana, che giudica la materia, così che possano essere messe al bando le due sostanze utilizzate durante la produzione industriale delle bibite.

     

    Fonte: jacktech.it

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3048 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Venduto il sole

    Giovanni Piccoli 3302 giorni fa

     

    Dopo milioni di anni il Sole ha finalmente un proprietario - si tratta della 49.enne, spagnola Angeles Duran che asserisce di aver registrato la nostra stella come sua proprietà presso un notaio della sua città lo scorso venerdì .

    image

    Angeles Duran che abita nella regione spagnola della Galizia - un luogo soleggiato al confine con la Spagna e il Portogallo - ha affermato di aver registrato IL SOLE a proprio nome, dopo aver appreso un uomo americano, si è registrato a proprio nome la luna e svariati pianeti nel nostro sistema solare, intestandoli a proprio nome.

    La Duran afferma che da venerdì il Sole appartiene ufficialmente a lei, e a conferma di cio', sventola orgogliosa il proprio documento dell'ufficio notarile che comprova la sua legittima proprieta' del nostro astro:
    . Esiste alcun accordo internazionale che stabilisce che nessun paese possa rivendicare la proprietà di un pianeta o di una stella, ma non viene specificato in merito ai singoli individui, ha dichiarato.

    "Sono andata a controllare e ho scoperto che, nonostante tutte le persone moplte persone si vantino di acquistare delle stelle, nessuno aveva ancora pensato a comperare il Sole nel nostro sistema solare e, poichè era ancora " libero", ho deciso di prenderlo io".

    image

    "Il mio avvocato ha riso quando gli ho presentato la mia richiesta, ma dopo un controllo con i funzionari che registrano queste cose ha scoperto che era possibile farlo.
    "L'ho fatto io, ma chiunque altro avrebbe potuto pensarci, semplicemente mi è venuto in mente prima, che ad altri " ha aggiunto.



    Il documento rilasciato dal notaio dichiara che la duran è il "proprietario del Sole", una stella di tipo spettrale G2, situato al centro del sistema solare, ad una distanza media dalla Terra di circa
    149.600 mila Km. "

    La sig.ra Duran, ha affermato letteralmente che ora in poi vuole mettere una tassa sull'utilizzo del sole e che darà la metà dei proventi al governo spagnolo e il 20 per cento al fondo pensioni spagnolo.
    Inoltre un altra quota del 10 per cento verrà donata alla ricerca, ed un altro 10 per cento per ridurre la fame nel mondo - in soldoni, manterrebbe il restante 10 per cento per se stessa.

    image

    "E 'ora di iniziare a fare le cose nel modo giusto, se vi esiste una buona idea per generare reddito e migliorare l'economia il benessere della gente, perché non farlo? ", Ha concluso

    Fonte: La Voz de Galicia

     

  • Marito vampiro succhia il sangue alla moglie da tre anni

    monica 3017 giorni fa

    Bhopal, India – Deepa Ahirwar, una donnna di 22 anni, residente a Damoh nel distretto del Madhya Pradesh ha denunciato alla polizia che suo marito ha bevuto il suo sangue negli ultimi tre anni.

    image

    “Aveva l’abitudine di prendere una siringa e prelevarmi il sangue dalle braccia”, ha detto Deepa Ahirwar. “Poi lo versava in un bicchiere e lo beveva. Per tre anni lo ha fatto in maniera regolare, minacciandomi di conseguenze terribili se lo avessi rivelato a qualcuno. ”

    Deepa si era sposato con Mahesh Ahirwar, un bracciante agricolo, nel villaggio di Shikarpura, nel 2007. Pochi mesi dopo il matrimonio, Mahesh aveva iniziato a prelevare il sangue dalle vene di sua moglie ed a consumarlo.

    Diceva che lo rendeva forte e non si fermava nemmeno quando Deepa era incinta.

    All’inizio di questo mese, Deepa, con il bambino in braccio, fuggì a casa dei suoi genitori sotto la protezione della stazione di polizia di Patera.

    Quando ha raccontato la storia a suo padre, agricoltore, questi l’ha portata alla stazione di polizia locale per denunciare Mahesh. Ma la polizia ha detto che il caso non era sotto la loro giurisdizione e la questione deve essere segnalato alla stazione di polizia d Hindoriya poichè la vittima risiedeva con il marito in quella zona.

    Deepa e ai suoi genitori sono andati allora a Hindoriya, alla sezione consulenza delle donne.

    Intanto però Mahesh era fuggito. La polizia di Hindoriya ha raccolto la denuncia riconoscendo che Deepa era fisicamente torturata dal marito, ora ricercato.

     

    fonte express-news.it

  • Bere molto fa bene: un falso mito

    Giulia Freddi 3058 giorni fa

    Ce l'hanno più volte raccomandato di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno: secondo medici ed esperti fa bene alla salute e anche alla linea. Ma oggi una voce fuori dal coro arriva dalla Gran Bretagna. La dottoressa Margaret McCartney, medico generico a Glasgow, ha scritto sul British Medical Journey che sono tutte frottole.

    McCartney si scaglia contro l'NHS, il Sistema Sanitario Nazionale britannico, che, supportato da medici, raccomanda ufficialmente ai cittadini di consumare dai sei agli otto bicchieri di acqua al giorno: non solo non esistono evidenze scientifiche che collegano il maggior consumo d'acqua a un miglior stato di salute, afferma la dottoressa, ma può anche essere dannoso.

    bere molta acqua fa bene, vero o falso ?

    "Tra l'altro" conclude MacCartney "Gli studi dimostrano che nelle bottiglie d'acqua commerciali sono presenti sostanze chimiche disinfettanti molto dannose per la salute".

    Innanzitutto chi beve tanto dorme male, argomenta McCartney, perché è costretto ad alzarsi più volte durante la notte per andare in bagno. Alcuni studi dimostrano, inoltre, che troppa acqua può causare problemi renali, invece che prevenirli. Infine il consumo eccessivo di liquidi è in grado di provocare una patologia rara ma potenzialmente letale: l'iponatremia. "Si tratta di una diminuzione della concentrazione di sali minerali nell'organismo, dovuta al fatto che i reni non riescono a filtrare i liquidi in eccesso. Può portare, in casi estremi, a un rigonfiamento dei tessuti e del cervello" Spiega la ricercatrice, e cita il caso dell'attore Anthony Andrews colpito da iponatremia nel 2003 dopo aver, pare, bevuto troppa acqua durante le prove in teatro.

     

    C'è quindi da chiedersi: a chi giova spingere la gente a bere di più? Secondo Margaret McCartney si tratta di una strategia delle multinazionali che producono acqua in bottiglia, studiata per aumentare le vendite e i profitti.

     

  • Ecco perchè dovresti cancellarti da Facebook!

    Gustavo 3200 giorni fa

    Ecco perchè dovresti cancellarti da Facebook!

    image

    1) Facebook vuole i tuoi dati REALI

    Non si è mai visto un servizio che ti obbliga ad inserire il tuo nome e cognome reale (pena la cancellazione dell'account).

    2) Zuckerberg, l'uomo senza scrupoli

    Fin dalla nascita di Facebook, sono state molte le accuse mosse in merito all'etica di Mark Zuckerberg. Ricordiamo che Zuckerberg è stato accusato di aver rubato l'idea a ConnectU.com. Non vi sembra strano il pagamento di 65milioni di dollari per chiudere il becco al defunto social network?

    3) Facebook ha dichiarato guerra alla privacy

    Zuckerberg lo scorso gennaio, in difesa dei cambiamenti alle impostazioni della privacy, ha dichiarato: "Le persone hanno ritenuto confortevole non solo condividere informazioni di genere diverso, ma anche in modo più aperto e con più persone".

    Di recente ha affermato: "the default is now social"

    Essenzialmente, ciò significa che Facebook non solo vuole sapere tutto di te, ma si da il diritto di renderlo disponibile a tutti.

    4) Facebook ci sta prendedo per il culo

    Mentre Zuckerberg spiega agli sviluppatori come accedere ai vostri dati personali con nuove API (Application Programming Interface), nessuno si preoccupa di informare gli utenti delle possibili implicazioni.

    5) Tutto sottobanco...

    Uno sviluppatore indipendente di software è stato citato in giudizio per aver eseguito una scansione di tutti i dati erroneamente resi pubblici a seguito di un cambiamento nelle impostazioni della privacy di tutti i profili degli iscritti.

    Facebook sa tutto di te ma tu non devi esserne a conoscenza... logico no?

    6) Le applicazioni ti spiano

    I tuoi dati sono sono accessibili alle applicazioni. Ti fidi dei programmatori delle applicazioni? Sai chi sono? Fai attenzione, è tutto l'ecosistema ad essere pericoloso.

    7) Facebook è competente/attendibile?

    Tralasciando le questioni etiche...posso fidarmi della competenza tecnica di Facebook?

    8) Disiscriversi è un calvario

    Ci avete provato? Come faccio a cancellarmi da Facebook?

  • La Nasa: "Un satellite cadra' sulla Terra"

    Giovanni Piccoli 4675 giorni fa

    TGCOM - Un vecchio satellite pesante 7 tonnellate rientrerà nell'atmosfera alla fine di settembre o ai primi di ottobre: la Nasa prevede che non si disintegrerà completamente e che alcuni detriti potranno cadere sulla Terra ma, al momento, non si può prevedere dove.

    image

     L'Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), posto in orbita nel 1991 per studiare l'interazione tra l'atmosfera terrestre e il Sole, dimostrò la presenza dei buchi nell'ozono.

    Il satellite, costato 750 milioni di dollari, misurava infatti la concentrazione di gas, e dimostrò senza ombra di dubbio l'impatto dei Cfc nell'apertura dei buchi nella fascia di ozono sui poli. Spento nel 2005, Uars è rimasto in orbita inattivo. Ora si trova a 250 km di altezza con un'inclinazione di 57 gradi.

  • Perche' si dice cosi'

    laibach 3131 giorni fa nel gruppo Curiosita' e perche'

    A caval donato non si guarda in bocca

    image

    Il proverbio significa che dei regali dobbiamo sempre essere grati, anche se di scarso valore; e si dice così perché l'età di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura, già 'lo stato' e non il numero dei denti. Non lo sapeva quel ragazzotto di campagna che andò al mercato ad acquistare un cavallo, e poiché il padre gli aveva raccomandato di osservare bene i denti dell'animale, si indignò nei confronti del mercante dicendogli: "Mi volete imbrogliare! Vendermi un cavallo di quarant'anni!". Tanti infatti sono i denti del cavallo adulto... e il ragazzotto li aveva contati...

    ************

    Acqua in bocca

    image

    Il lessicografo Giacchi dà questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore insinuava conforti e preghiere, ma inutilmente. Un bel giorno diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con sé e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finché non fosse passata la tentazione. La donna così fece, e negli atti ripetuti trovò tanto vantaggio, che alla fine si liberò dal vizio dominante, e come fosse femmina di poco levatura tenne poi quell'acqua per miracolosa.

    ************

    Essere al verde

    essere al verde
    Significa "essere a corto di denaro". Per molto tempo si è usato appaltare i servizi pubblici per mezzo di un'asta. Il banditore accendeva una candela la cui base era tinta di verde. Finché la candela non era arrivata al verde, era lecito fare offerte; dopo, non più.
    Secondo altra interpretazione, l'espressione si riferisce semplicemente al fatto che le candele avevano la base tinta di verde.

    ************

    Il capro espiatorio

    image

    Gli Ebrei avevano anticamente una strana usanza. Mosè aveva ordinato che ogni anno si celebrasse l'espiazione dei peccati. Nel giorno designato, il sommo sacerdote prendeva due capri: il primo veniva sgozzato e il sacerdote lo caricava, simbolicamente, di tutti i peccati suoi e del popolo; l'altro veniva mandato via perché si disperdesse nel deserto e non tornasse mai più. Il primo si chiamava capro espiatorio, il secondo capro emissario.

  • Trovati altri 503 elementi in Commenti