Luana Mattia mi piace 3365 giorni fa
Per anni ci hanno raccontato che i cinesi, bontà loro, lavorano per una ciotola di Riso, negli ultimi 20 anni ci hanno detto che le paghe sono di 50 / 100 dollari al mese.
Nessuno però ha mai riportato quali siano le VERE paghe dei cinesi. Per questo motivo mi sono preso la briga ed ho contattato un ex collega che tutt'ora lavora in Cina per un grosso marchio della moda; e quello che mi ha girato ha dell'incredibile.
Ben lontani dai 100 dollari al mese, le paghe cinesi sono all'altezza di quelle italiane, e ben superiori a quelle che si riscontrano nei pasei dell' Est Europa.
Ora se moltiplichiamo queste paghe per UN MILIARDO di cinesi che NON vive nelle campagne, le cifre che otteniamo sono FOLLI , e riusciremo finalmente a capire perchè la cara vecchia Europa è in CRISI.
Se a tutto cio', aggiungiamo il fatto che la vita costa pochissimo, il cibo ha prezzi ridicoli, la tecnologia costa c.ca 1/3 che in Europa, e i vestiti (prodotti oramai tutti in cina) costano solamente qualche Euro, capirete quale BUFALA COLOSSALE ci venga propinata ogni giorno, per farci credere che uno dei popoli più antichi al mondo lavori per una gamella di RISO.
Quello che veramente costa in Cina sono i servizi e l'artigianato, ma i prezzi sono a livelli di quelli Europei, quindi ampiamente usufruibili.
A dimostrazione di quanto affermato, vi linko un documento ufficiale in PDF, realizzato dalle camere di commercio di Shanghai, Beijing (Pechino) , Shenzhen e Guangzhou (i distretti industriali) che riporta le paghe medie del 4° quadrimestre di quest'anno nelle aree più industrializzate del paese.
I valori sono in Renminbi l'altro nome per gli YUAN (valuta ufficiale) e il cambio è di 1 Yuan = 0.13 €
fate le debite considerazioni !
Allegro, ma non troppo mi piace 3363 giorni fa
chiediamocelo !
Allegro, ma non troppo mi piace 3363 giorni fa
chiediamocelo !
Raul Bove mi piace 2671 giorni fa
Il sociologo Max Weber definisce la relazione sociale come " il comportamento reciproco di più individui che regolano la loro condotta gli uni in relazione degli altri e si orientano di conseguenza".
La vita è una serie di eventi con rapporti di reciprocità tra l'essere umano ed il suo contorno sociale.
L'uomo non può vivere isolato. Dalla nascita fino alla morte, la sua vita si svolge in un campo sociale sotto forma di coesistenza con gli altri (famiglia, scuola, lavoro matrimonio, ecc.). E stato detto " nessuno è un isola ".
Se chiedete a qualcuno di parlarvi di se stesso, parlerà di tutti tranne che di lui : - mia madre è segretaria, mio padre à rappresentante. Ho due sorelle ed ho studiato nel tal liceo ecc.
Da ciò che vi dice degli altri indovinate i suoi gusti, i suoi desideri e le sue paure.
Egli è sede di relazioni che partono da lui o tendono a lui, e non è un'entità isolata.
Entrare in contatto con i nostri simili, ascoltarli, parlarci è una necessità. Persone che vivono un'esistenza isolata costituiscono eccezioni molto rare ed anormali che confermano la regola.
Per crescere bene, il bambino deve relazionarsi con altri, è la condizio sine qua non per la sua sopravivenza.
Riconoscendo la loro esistenza, il bambino arriva a percepire se stesso in quanto persona indipendente e responsabile.
Adamo non ha potuto considerarsi una persona, un io, finchè Dio non gli ha portato Eva.
Senza relazioni non c'è né essere né divenire; da esse dipende la sopravivenza.
Persone divorziate, celibi o anziane confessano " Muoio di solitudine ".
Il conflitto è una relazione sociale, costituisce una forma particolare di tutta questa rete di relazioni. Secondo Weber, se la relazione sociale è un comportamento reciproco tra più individui, esso può esprimersi sotto forma di intesa e di amore, od al contrario, di disaccordo e di odio.
In un conflitto sono necessariamente implicate due persone, esso è quindi proprio una relazione sociale.
Tutto può diventare oggetto di disaccordo e questo può nascere in una qualunque relazione interpersonale, esso è dunque inerente ad ogni gruppo o sistema sociale, esattamente come lo sono l'intesa e l'armonia.
Il conflitto è un fenomeno inerente ad ogni società o comunità, una componente naturale e normale delle relazioni umane.
I conflitti sono dunque inevitabili.
La nostra esistenza è fatta di molteplici relazioni.
Si vorrebbe vivere in pace con tutti, ma la coesistenza è sempre problematica. Non possiamo vivere da soli, ma ci è difficile vivere insieme." L'uomo cerca l'uomo e lo fugge " Abbiamo bisogno che gli altri ci accettino ma, poichè siamo tutti diversi, inevitabilmente nascono dei contrasti.
Qualunque sia il grado di amore, rispetto, compatibilità, vicinanza tra due persone, ci saranno sempre momenti in cui le loro azioni, i loro bisogni, i loro sentimenti, i loro pensieri si scontreranno. E' impossibile che due individui siano simili a tal punto da pensare, sentire od agire sempre in maniera identica.
Durante la nostra vita ci scontriamo proprio con quelli a cui siamo legati molto strettamente, in famiglia od al lavoro, negli svaghi ecc.
Il conflitto, questa relazione sociale normale ed inevitabile, si manifesta in noi, nel tempo e nello spazio, ci sono sempre state cause di conflitti in tutti i campi.
Se apriamo un libro di storia, notiamo che da sempre la legge della giungla, la legge del più forte è stata la regola, anche se non risolve niente e non genera mai niente di buono.
Nei rapporti tra paesi, molti di loro non hanno saputo risolvere i conflitti pacificamente, lo hanno fatto molto più spesso con la violenza.
Persino nel XX secolo, nonostante una società più tecnologicamente avanzata, non ci sono stati molti progressi nell'arte di vivere gli uni con gli altri.
Si dice che tutti non possono avere diritto a tutto nello stesso momento e quindi questa selezione sociale è eterna.
I conflitti riguardano tutti gli ambiti della vita, poichè le poste in gioco, i motivi, le cause dei conflitti sono molto diversi, nascono situazioni di vario genere tra persone, opinioni, interessi, autorità, necessità, teorie ecc.
Resta il fatto che questo è altamente demenziale per l'umanità tutta, dimostrando che la razionalità umana è succube di interessi economici fin dall'invenzione della moneta che ha schiavizzato non solo l'uomo ma anche il comportamento sociale.
La software house acquisita da Facebook ritorna gratuita dopo alcuni anni in cui si richiedeva un obolo di BEN 89 centesimi.
La App di chat online, che ha oltre 900 milioni di utenti nel mondo, ha annunciato di rinunciare all'abbonamento oltre a non aver intenzione di sfruttare pubblicità di altro genere per generare entrate.
Saranno invece introdotti un po' alla volta degli strumenti che permetteranno agli utenti di comunicare con imprese e organizzazioni per mezzo della piattaforma stessa in modo da mettersi in diretta concorrenza con sms e telefono.
L'annuncio viene dallo stesso, Jan Koum, fondatore dell'azienda, durante una conferenza stampa: niente 0,89 euro l'anno per WhatsApp, che era inteso quale aiuto per il sostentamento del servizio.
lo riconoscono loro stessi che l'idea di farsi pagare non ha funzionato, non per tutti almeno.
A questo punto però un dubbio ci attanaglia
a cosa serve avere un telefono da 900 Euro quanto non si hanno 90 cent per l'abbonamento a WhatsApp ?
ai posteri l'ardua sentenza
Visto il continuo afflusso di ISLAMICI nel nostro paese vi mostro un breve scorcio di come saranno i matrimoni in un nostro futuro non molto lontano.
Le immagini che vedrete sono state riprese in Cecenia, tristemente nota per gli attentati terroristici islamici avvenuti da parte di estremisti di quella nazione.
Non stupitevi nel vedere sparatorie, tamponamenti o risse, da loro tutto questo è normale, e verrà a breve importato da noi, grazie alla lungimirante visione della Sig.ressa Boldrini.
Un consiglio, guardatelo fino in fondo
L'ultimo successo de Riky Malva
giugno
e son za che rugno
in questa stagion
tuto un slavazon
presto riverà el momento
che sarà caldon
soto un ombrelon
e me preparo
vedo che spunta el sol eh bon
son zo in zavate
e varda cos'che vien zo eh no
mi me son fida
me son girado e digo
me son girado e zigo
mi me son fidà ah ah
come la riva dime
come la riva dime
xe che no xe che no pol
che spunti el sol
e che dopo pioioiovi
mi me son fida
ma son tornado indrio
son tuto quanto slavaza
tipe che gira in pellicce
muli col maion ma no xe stagion
gente vol andar in sagra
per poder balar te se pol sognar
e me preparo
vedo che spunta el sol eh bon
son zo in zavate
e varda cosche vien zo eh ciò
mi me son fida
me son girado e digo
me son girado e zigo
mi me son fidà ah ah
come la riva dime
come la riva dime
xe che no xe che no pol
che spunti el sol
e che dopo pioioiovi
mi me son fida
ma son tornado indrio
son tuto quanto slavaza
no xe ben che pò taca a grandinar iee
mi me sento e me vardo el temporal
ehh ehh ehh
un estate che fa proprio cantar..
mi me son fida
me son girado e digo
me son girado
mi me son fidà ah ah
come la riva dime
come la riva
mi me son fida
me son girado e digo
me son girado e zigo
mi me son fidà ah ah
come la riva dime
come la riva dime
xe che no xe che no pol
che spunti el sol
e che dopo pioioiovi
mi me son fida
ma son tornado indrio
son tuto quanto slavaza
Una simpatica giovane lontra gioca con due sassi con la bravura di un provetto giocoliere.
E' accaduto allo Zoo di Londra, in attesa del pasto di metà giornata, dove per amazzare il tempo il simpatico animaletto, si è messo a giocare con due piccole pietre.
Oriental, questo il nome dell'animale, è una piccola lontra artigliata, la più piccola delle 13 specie del mondo dei mustelidi.
Fanno parte della famiglia delle donnole e dei visoni.
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