L’Isis la chiama “promozione dei valori e della virtù”.
Ecco come distruggono preziosissime opere d’arte assire al museo di Mosul. Durante il video, che dura cinque minuti, ci si sofferma sui cartelli in arabo e in inglese che illustrano i manufatti esposti.
Tra le statue distrutte ne figura in particolare una di un toro alato che rappresenta l’antica divinità mesopotamica di Nergal. «Queste rovine dietro di me, sono quelle di idoli e statue che le popolazioni del passato usavano per un culto diverso da Allah», dichiara un jihadista con alle spalle un grande bassorilievo di un cavallo. Secondo la dottrina fondamentalista seguita dall’Isis sarebbe vietata qualsiasi riproduzione di esseri umani o animali, tanto più se raffigurazioni di dei.
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