Si tratta di una produzione Universal estremamente ben confezionata, adatta al periodo delle feste, una commedia natalizia brillante, diretta a quattro mani da Josh Gordon e Will Speck con un cast molto ben costruito.
A Hollywood sotto Natale parte la carica delle commedie politicamente scorrette ma non troppo. E’ totalmente su questa linea “La festa prima delle feste” che vede come personaggi principali Jason Bateman, Jennifer Aniston e T.J. Miller a capo di un’allegra brigata che ne fa di tutti colori.
Si capisce subito che l’arrivo di Carol in tacchi 12 nell’azienda di famiglia promette male: lei è tutto cervello e numeri, agli antipodi del fratello Clay che considera il suo staff come una grande famiglia.
Il party natalizio che potrebbe essere l’ultimo, è di quelli che un anglosassone definirebbe “massive”, festa che, ovviamente, sfuggirà di mano a tutti.
"La festa prima delle feste" scorre che è una bellezza: i personaggi, anche quelli apparentemente minori, si delineano nel corso della narrazione.
Clay potrebbe essere il Bad Santa sballato per definizione, un Lapo Helkan made in Usa, mentre Carol, la sua antagonista perfetta, evolve nel corso del film, fino a diventare suo malgrado complice del fratello.
Sembrano passati secoli da quando la Aniston era la Rachel di “Friends” e il tocco di sana cattiveria datole in questo film le dona una marcia in più.
Un montaggio veloce e una colonna sonora azzeccata completano il quadro.
In buona sostanza, “La festa prima delle feste” è sì un film leggero ma estremante godibile nella sua freschezza ed evanescenza.
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