La famosa lite tra Eleonora Brigliadori e Nadia Toffa dopo che le Iene hanno infiltrato una loro collaboratrice, nel giro di seguaci della Brigliadori nella sua crociata contro la chemioterapia. Poi la ex subrette, attacca le lobby farmaceutiche.
Per sconfiggere l'Hiv, secondo lei, basta un po' di amore.
All’indomani della scomparsa di Karina Huff, uccisa da un tumore al seno, Eleonora Brigliadori su Facebook aveva definito i cicli di chemio e radio un «veleno inutile», forte della sua esperienza di auto-guarigione da un carcinoma al fegato che l’aveva colpita nel 1996 e che se n’è andato quando, racconta, il virus dell’epatite l’ha metabolizzato.
Le sue parole hanno scatenato critiche e insulti, che però non fanno cambiare idea alla ex attrice e conduttrice, seguace dell‘antroposofia di Rudolf Steiner: «Quattro cretini, sono molte di più le persone che mi raccontano le loro storie e mi fanno i complimenti».
Le idee della Brigliadori sono estremamente poco convenzionali e c’è chi le ritiene persino pericolose, di certo sono il frutto di un percorso iniziato nel 1989 che l’ha portata a sconfiggere un brutto male e a ritenere che ci siano lobby che hanno l’obiettivo di nascondere tutto ciò che si nasconde dietro le malattie e i farmaci.
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