Non ti giocheresti un soldo, eppure lo giuri / Tempi Duri .
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Biografia breve :
Cristiano De André (Genova, 29 dicembre 1962) è un cantautore e polistrumentista italiano.
Figlio del celebre cantautore Fabrizio De André e di Enrica Rignon, cresce in mezzo alla musica e ai principali nomi del cantautorato italiano degli anni sessanta e settanta. Dopo aver frequentato le elementari presso un istituto religioso privato, durante l'adolescenza, Cristiano studia chitarra e violino al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e inizia a collaborare alla stesura delle musiche per spettacoli teatrali.
Nei primi anni ottanta fonda un gruppo musicale (i Tempi Duri) con alcuni musicisti di Verona (Carlo Facchini, Carlo Pimazzoni detto Loby e Marco Bisotto). I Tempi Duri (di cui esce in quel periodo un unico album, Chiamali Tempi Duri) sono supporter di Fabrizio De André fino al loro temporaneo scioglimento nel 1985.
In quello stesso anno Cristiano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Bella più di me, il cui testo è di Roberto Ferri, arrivando quarto nella sezione Giovani e vincendo il Premio della critica.
Cristiano De André con il padre Fabrizio nel 1968
Nel 1987 esce il suo primo album da solista, Cristiano De André, alla cui realizzazione partecipa anche il cantautore Massimo Bubola. Nel 1990 esce l'album L'albero della cuccagna, a cui collaborano (fra gli altri) Mauro Pagani, Vince Tempera, Ellade Bandini, Ares Tavolazzi e Massimo Bubola.
Il terzo album di Cristiano esce nel 1992, Canzoni con il naso lungo, in cui spicca una collaborazione di successo con Eugenio Finardi. Nel 1993 Cristiano ritorna a Sanremo con il brano Dietro la porta: si aggiudica il secondo posto assoluto nella categoria Campioni, il Premio della Critica e il Premio Volare. L'album Canzoni con il naso lungo viene ristampato con il titolo - già usato - di Cristiano De André includendo il nuovo brano.
Nel 1995 esce l'album Sul confine, in cui sono presenti collaborazioni di rilievo con musicisti con cui Cristiano aveva già collaborato e un intervento del padre per il brano Cose che dimentico. Nella seconda metà degli anni novanta Cristiano accompagna in tour il padre Fabrizio, suonando ecletticamente sul palco al fianco del genitore numerosi strumenti fra i quali la chitarra e il violino, strumento per il quale furono riscritti alcuni arrangiamenti dei principali successi di Faber.
Testo :
Notti di ansia, atti di dolore / la gente che prega perché nasca una stella / Lo sanno anche i cani disperati della strada / lo sai anche tu dovunque tu viva, dovunque tu vada / Lo leggi e lo scrivi su tutti i muri / Tempi Duri / La stampa non ha gusto e continua a parlare / di una generazione obbligata a sperare / e intanto bambini e soldati senza lavoro / stanno già ripartendo per la caccia al tesoro / Non ti giocheresti un soldo, eppure lo giuri / Tempi Duri / E guardi lontano ma non puoi pregare / non sai se fidarti di chi vive o chi muore / se, quanti anni indietro ho cominciato a sbagliare / o, tra quanti giorni potrò ricominciare / E intanto anche le stelle fanno gli occhi scuri / Se mai finirà sarà sempre tardi / ma non posso, non posso più aspettarti / lo sanno anche i cani disperati e senza gloria / che l'ultimo a saltare in aria passerà alla storia / Sono sogni maledetti per niente sicuri / Tempi Duri
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