E' davvero morto a causa della malaria Tutankhamen?
Suo padre era davvero Akenhaton?
La serie televisiva riguarda uno dei più straordinari protagonisti della storia umana, il faraone 19.enne Tutankhamon: dall’ascesa al potere alla lotta per portare l’Egitto alla massima gloria, fronteggiando eserciti nemici e coloro che, nella sua cerchia più stretta, hanno complottato contro di lui.
Nel mese di Agosto del 2015, sofisticate analisi radar, avevano fatto ipotizzare all’esistenza di due stanze segrete nella tomba di Tutankhamon, il faraone bambino.
L’ipotesi di base era potesse trattarsi del sepolcro della mitica Nefertiti, madre del faraone. Oggi, a distanza di oltre sei mesi, quella che era solo un’ipotesi è divenuta realtà. In effetti, dietro la tomba di Tutankhamon si trovano due vani nascosti e le successive indagini comprovano che al loro interno si trovano oggetti di metallo e materiali organici, come dire resti umani ed oggetti preziosi.
È quasi certo che ci siano due camere nascoste dietro i muri della tomba del giovane principe a Luxor: lo ha annunciato il ministro delle Antichità egiziane, illustrando i risultati preliminari di un’analisi sofisticata realizzata con il radar.
L’ipotesi, che è quasi una certezza, suffraga la tesi di un archeologo ed egittologo britannico, Nicholas Reeves, secondo cui le camere nascoste sarebbero il sepolcro della leggendaria regina Nefertiti, la madre di Tut.
Il ministro egiziano, Mamdouh al Damati, propende invece per un’altra tesi, che si tratti della tomba di un’altra sposa del faraone Akenaton, il padre del giovane Tutankamon, o anche di una delle sue figlie.
Lo studio con il radar realizzato dall’esperto giapponese, Hirokatsu Watanabe, ha rivelato che «c’è una probabilità del 90% che ci siano due stanze nascoste dietro la tomba di Tutankhamon», ha spiegato il ministro durante una conferenza stampa convocata al Cairo.
Nella serie è mostrato quanto deciso dal team di Zahi Hawass pubblicando sul JAMA i risultati di uno studio su alcuni campioni di Dna prelevati dal faraone.
Ma lo scetticismo di un'intera comunità scientifica è cominciato a circolare. Diversi scienziati hanno scritto all'Editor di quella rivista esprimendo i loro dubbi, raccolti anche in un articolo del New Scientist.
Del team di Hawass ha fatto parte anche A.Zink dell'Eurac di Bolzano.
Ma nessuno in Italia ha riportato la notizia.
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