Quasi mille clandestini africani hanno preso d’assalto le recinzioni di confine dell’enclave spagnola di Melilla, scontrandosi con la polizia di frontiera spagnola.
E’ l’ennesima volta che accade dall’inizio dell’anno. Circa 140 degli invasori sono riusciti a entrare nel territorio spagnolo, nonostante gli sforzi della polizia di frontiera. Che non può sparare.
E’ solo l’ultima ondata di clandestini africani che cercano di entrare in Europa assalendo Ceuta e Melilla.
Nel pomeriggio del 25 aprile, oltre 150 persone sono rimaste appollaiate su una recinzione del confine esterno, respingendo la polizia dando fuoco ai vestiti e gettando materiale infiammabile al quale avevano dato fuoco verso i poliziotti. Gli africani hanno anche strappato di mano ai poliziotti i manganelli usandoli contro gli ufficiali di confine.
La polizia ha usato spray al pepe per cercare di bloccare l’assalto, ma alcuni clandestini sono saliti sui lampioni utilizzati per illuminare la frontiera.
Il comunicato del ministero dell’Interno ha detto che alcuni immigrati sono stati trattati dal personale della Croce Rossa e cinque sono stati portati in ospedale. Oltre 12, i poliziotti rimasti feriti.
Il declino dell’Occidente è tutto qui. Fino a qualche decina di anni fa, all’invasione di questi falsi profughi violenti, si sarebbe risposto con le armi, Senza alcun problema. Oggi, ci sono l’operazione Mare Nostrum e le frontiere che non vengono difese con le armi.
E gli africani lo hanno capito benissimo, utilizzano la nostra debolezza per invaderci.
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